L'esponente della Lega soddisfatta per l'implemento degli organici con 21 unità a Terni, 15 a Spoleto, 3 a Perugia e una a Orvieto
“La battaglia dei sindacati di polizia penitenziaria, da me sposata in aula e in tutte le sedi opportune ha finalmente portato ad un importante risultato, con l’arrivo di nuovi agenti in pianta organica per le carceri umbre”. Così il consigliere regionale della Lega, Manuela Puletti, responsabile del Dipartimento sicurezza ed immigrazione del partito, commenta con soddisfazione l’ufficialità dell’implementazione della pianta organica, con l’arrivo di 21 unità al carcere di Terni, 15 a Spoleto, 3 a Perugia e una a Orvieto.
“Un primo passo – spiega Puletti – verso il ripristino di un equilibrio che mancava da tempo. Le nuove unità vanno infatti ad aumentare gli effettivi delle carceri umbre, in particolare nelle due supercarceri, a testimonianza di come, elemento detto in più di un’occasione anche al Provveditore D’Andria, in queste strutture si lavorasse in carenza di organico e in condizioni di grande difficoltà. Questa è una vittoria di buonsenso, in cui i sindacati hanno sempre creduto in maniera unitaria. A loro mi sono affiancata, dando il mio supporto a livello politico, perché i numeri e le condizioni non potevano essere ignorate. Un grido di allarme, il loro, che la Lega in Umbria ha accolto, portando queste legittime istanze insieme ai sindacati, anche attraverso l’azione della governatrice Tesei e dell’on. Riccardo Augusto Marchetti, alle attenzioni del Governo, attraverso la costante interlocuzione in particolare con il sottosegretario Ostellari”.
“L’implementazione degli organici – prosegue Puletti – era la più urgente delle necessità. Sappiamo che ci sono altre criticità nei penitenziari umbri, come dimostrano anche le frequenti aggressioni ai danni degli agenti. Per questo continueremo a tenere alta l’attenzione perché il personale di polizia penitenziaria in Umbria possa essere messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro, così importante per tutta la nostra comunità”.