Città di Castello

Quando Garibaldi si rifugiò a Citerna, “svelata” opera che celebra l’eroe dei due mondi

E’ stato “svelato” venerdì scorso (15 marzo) il quadro “Garibaldi e i suoi compagni a Citerna” (1904) di Domenico Lombardi, esposto nella Sala del Consiglio Comunale di Citerna.

La serata, entrata nella storia del borgo, è stata impreziosita dalla presenza di Vittoria Garibaldi, pronipote dell’eroe e storica dell’arte che ha ringraziato l’Amministrazione per l’attenzione rivolta alla figura di Giuseppe e Anita Garibaldi (Citerna ha intitolato a quest’ultima anche il parco comunale) .

Un legame – quello tra la famiglia Garibaldi e Citerna – che attraversa i secoli, anche attraverso il matrimonio di Ezio Garibaldi e Erika Knopp, genitori di Vittoria, che scelsero proprio Citerna come luogo dove sposarsi nel 1947.

Il quadro di Lombardi rappresenta l’esatto momento nel quale l’eroe dei due mondi fa il suo ingresso nel borgo, entrando nel Convento dei Cappuccini con i suoi compagni e la moglie Anita, figura che si distingue perfettamente nell’opera. Nello sfondo si scorge chiaramente anche la fortezza di Citerna, il tutto a rappresentare i fatti storici avvenuti tra il 24 e il 27 luglio del 1849 con Garibaldi in fuga da Roma.

A “svelare” l’opera sono stati proprio Vittoria Garibaldi e il sindaco Enea Paladino, che ha ringraziato il Comune di Città di Castello per aver concesso questo quadro con un prestito gratuito (dalla pinacoteca tifernate). Presenti all’appuntamento anche l’assessore di Città di Castello Michela Botteghi e lo storico locale Gilberto Presenti.

Siamo al lavoro per l’organizzazione della mostra-evento su Giuseppe Garibaldi che partirà a marzo e si concluderà il 3 novembre 2024 – ha infine annunciato il primo cittadino – La valorizzazione della storia e dell’arte del nostro borgo sono sempre stati obiettivi perseguiti da questa amministrazione con grandi risultati. Il luogo prescelto per la collocazione dell’opera di Lombardi, la sala del Consiglio Comunale, è per dare massima visibilità, attenzione ed importanza alla figura dell’eroe”.