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Quale social media scegliere nel 2019 per il tuo business

Tenuto conto della rapidità con cui il mondo dei social cambia e che quindi questo breve articolo potrebbe essere già smentito nel giro di qualche settimana, a oggi non possiamo non fare una riflessione sul calo di presenze che sta registrando Facebook.

Complici gli ultimi scandali recenti e i gli oltre 50 milioni di account hackerati, ormai l’indice di gradimento del social per eccellenza sembra stia svanendo. Si consideri che le pagine Facebook con oltre 200.000 fan hanno una crescita dello 0,1% mentre prima, una pagina con un simile seguito riusciva a crescere anche del 3%.

Questo perché, oltre ai vari problemi di cui sopra, la piattaforma ha inglobato un numero importante di profili che inevitabilmente hanno “sporcato” il social.

Tengono bene ancora le pubblicità a pagamento su Facebook, le quali restano sicuramente le modalità migliori per andare a promuovere il proprio business, grazie agli strumenti a disposizione per la profilazione del pubblico di riferimento.


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Un impatto decisamente diverso lo sta avendo invece Instagram. Social ormai di riferimento dove a differenza di qualche tempo fa non ci sono più solo modelle e viaggiatori a postare le proprie foto, ma sono iniziati ad arrivare anche contenuti di valore di natura economica, scientifica ecc.

Una cosa molto interessante di Instagram ad esempio è quella che a breve verrà inserito l’e-commerce all’interno del social, come già avviene nelle piattaforme simili in Cina. La navigazione quindi non verrà più separata dal negozio virtuale con il social, ma sarà un tutt’uno per facilitare l’utente interessato all’acquisto di quel prodotto o servizio, e non andrà a disturbare invece il profilo che in quel momento non vuole essere “scocciato” dagli annunci pubblicitari in stile Facebook.

Per quanto riguarda Youtube possiamo affermare che anche qui il calo di Facebook sembra stia rigenerando questa piattaforma. Sicuramente un posto saturo ormai di contenuti che però ha ripreso a pedalare, soprattutto per quanto concerne i video di lunga durata.

Si sta riscontrando infatti un forte apprezzamento di questo genere di formati video, non più come si diceva un tempo che solo il contenuto di breve durata era quello che riusciva a far presa sull’utente finale.

Ciò detto, va sottolineato che comunque Youtube rimane un valido strumento per chi già ha un suo posizionamento all’interno del social. Discorso ovviamente diverso per chi parte da zero vista la saturazione anche qui molto evidente, che non permette ormai una crescita rapida e di valore.


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Facciamo ora una riflessione a parte per Linkedin che rimane il social di riferimento per i professionisti e le aziende. Una piattaforma ancora tutta da sviluppare e da capire riguardo al suo potenziale. Ovviamente molto organizzata in America ma che in Italia ancora fatica a decollare.

Ragion per cui è bene monitorarla per il discorso che si faceva prima sulla “pulizia” dei social che tendenzialmente risulta essere importante perché una volta che lo stesso si va a intasare, inevitabilmente si disperde gran parte del messaggio che si cerca di far arrivare all’utente finale, distratto dalle miriadi di situazioni che appunto vanno a “sporcare” i contenuti.

In conclusione possiamo dire che, aldilà di Yuotube e Linkedin, il dato del calo di Facebook e l’impennata di Instagram non possono essere presi sottogamba. Considerando che quest’ultimo solo in Italia sta registrando 19 milioni di utenti attivi ogni mese con una crescita del 36% su base annua.

Simili dati devono fare ingolosire chi ha o deve sviluppare il proprio business online e quindi nella scelta della strategia di comunicazione da discutere insieme al proprio Funnel Marketing Manager, sicuramente strizzerà l’occhio a Instagram, un social che fino a qualche tempo fa era considerato solo un posto ludico per modelle e fotografi.