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QUALE FUTURO PER L'OSPEDALE DI ASSISI? VENERDI' UN'ASSEMBLEA PUBBLICA TRA CITTADINI E ISTITUZIONI

Imprese e cittadini lanciano l'allarme sul futuro dell'ospedale di Assisi e aprono il confronto con la regione e i comuni, in un'assemblea pubblica che si terrà l'11 marzo alle 16e30 presso la sede della Pro Loco di S. M. degli Angeli, promossa dal comitato locale delle Pro Loco, dalla Confcommercio locale e dalle altre associazioni di categoria.

Secondo gli organizzatori, il “progressivo depauperamento di ruolo e di funzioni” dell'Ospedale di Assisi “crea fortissima preoccupazione in tutto il territorio”.

A rilanciare il grido di allarme sul futuro di un nosocomio che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento non solo per il comprensorio di pertinenza, ma anche per il capoluogo, sono i rappresentanti della società civile e del mondo associativo: il comitato locale delle Pro Loco dell'Assisano (costituito dalle 17 Pro Loco che operano nell'ambito dei comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara), e le associazioni di categoria dei diversi settori produttivi – Confcommercio di Assisi e Valfabbrica in testa, insieme a Confcommercio di Bastia Umbra, Confartigianato Imprese di Assisi e Cannara, Confartigianato Imprese di Bastia e Bettona, Confesercenti di Assisi e Bastia Umbra, Coldiretti.

La discussione durante l'assemblea pubblica verterà sul presente e sul futuro dell'ospedale di Assisi, con la partecipazione dei rappresentanti della regione, della Asl 2 e delle amministrazioni locali del bacino di utenza del nosocomio.

L'obiettivo delle associazioni è quello di arrivare alla creazione di un tavolo di lavoro teso a sensibilizzare e a trasferire agli organi competenti le preoccupazioni dello stesso territorio su un tema ormai non più rinviabile. All'incontro hanno dato conferma di partecipazione i sindaci dei comuni di Bastia Umbra, Bettona e Cannara. “Auspichiamo – dicono gli organizzatori – che anche il comune di Assisi, la regione e la Asl n.2 accolgano il nostro invito ad intervenire: la questione è di tale rilevanza per cittadini e imprese che l'assenza delle istituzioni coinvolte sarebbe un segnale preoccupante”.