Categorie: Cronaca Perugia

Pusher pedinato offre la “coca” al carabiniere che lo arresta

I militari della Stazione di Perugia, nella serata del 7 febbraio 2014, hanno tratto in arresto un 27enne, senza fissa dimora, nullafacente (per lo meno privo di attività lecita), irregolare, con precedenti penali, sottoposto agli obblighi di presentazione e di firma alla polizia giudiziaria per reati contro il patrimonio e la persona, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Alquanto singolare l’episodio che ne ha consentito l’arresto. In Piazza Vittorio Veneto, i carabinieri stavano tenendo sotto controllo un cittadino nord africano. Prima di passare all’azione i militari hanno atteso il primo passo falso dell’uomo al fine di inchiodarlo alle proprie responsabilità, passo falso che puntualmente è arrivato ben presto. Il sospetto ha avvicinato addirittura uno dei militari che stazionava per l’esigenza di servizio e, scambiandolo per uno dei tanti acquirenti, gli ha offerto droga (un grammo di cocaina), in cambio di denaro e cioè della somma di 50euro. Solo allora il carabiniere è intervenuto bloccando l’uomo. Prontamente recuperato e sequestrato ai fini probatori l’involucro contenente la “polvere bianca” e espletate le formalità di rito, l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza di questo comando, in attesa della celebrazione del rito direttissimo disposto dalla magistratura.

Evaso dai domiciliari. Sempre ieri, i Carabinieri della Stazione di Ponte San Giovanni hanno arrestato un 26enne marocchino, residente a Perugia, nullafacente, noto alle forze dell’ordine ed alle cronache giudiziarie locali, detenuto agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio, in esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dalla magistratura perugina, a seguito delle ripetute violazioni dell’uomo agli obblighi conseguenti alla misura cui era sottoposto, violazioni tutte puntualmente segnalate al Giudice che procede nei suoi confronti che evidentemente non gli ha dato più fiducia. Dimostratosi dunque insofferente ai vani domestici, per lui si sono riaperte le porte del carcere di Capanne dove, al termine delle formalità di specie, è stato condotto per rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.