La polizia di Perugia ha arrestato due uomini, un cittadino di origine marocchina di 31 anni e uno di origine tunisina di 30, entrambi irregolari sul territorio italiano, accusati di spacciare droga nei parchi della città. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dall’Autorità Giudiziaria lo scorso 14 luglio: i due complici sono ora rinchiusi nel carcere di Capanne nelle prime ore della mattina.
Le indagini hanno preso il via già a settembre 2015, quando, grazie alle intercettazioni telefoniche, è stato individuato un italiano assuntore e spacciatore di eroina che aveva assidui contatti con un fornitore abituale, S.A. le iniziali del suo nome. Da lui spesso acquistava droga, sia per uso personale che per lo spaccio al dettaglio. La polizia si è messa sulle tracce di S.A., magrebino: dopo un pedinamento, gli agenti lo hanno beccato nella zona di Via XX settembre.
L’ascolto delle nuove intercettazioni hanno dato modo di individuare un enorme numero di contatti tra S.A. (detto Omar) e i suoi “clienti”: lo spaccio di droga avviene soprattutto nella zona di Via Cortonese (parcheggio della Coop Scuola materna), all’interno del parco Chico Mendes ed in prossimità dell’area destinata ai giochi per i bambini oltre, infine, alla zona di Ferro di Cavallo. Pedinamenti, escussioni di clienti assuntori e consumatori di eroina e cocaina (normalmente in dosi mai minori ad 1 grammo) hanno completato il quadro delle indagini.
Dalle intercettazioni, dalle dichiarazioni e dal gran numero di clienti sentiti e monitorati, si è dedotto che S.A. era attivo da tempo (almeno due anni) ed aveva acquisito, in quelle zone della città, una sorta di monopolio dello spaccio al dettaglio di droghe pesanti, cedendo notevoli quantitativi ogni giorno (mai meno di 10/15 consegne).
S.A., peraltro, aveva tra l’altro alcuni complici che lo aiutavano nello spaccio: tra loro D.L. che collaborava nell’attività di contatto con i clienti e, soprattutto, di consegna della “merce”. Non di rado, infatti, D.L. si recava da solo agli appuntamenti; altre volte, invece, Omar e D.L. sono stati notati insieme: comunque, per le consegne, i due, insieme o separatamente, utilizzavano uno scooter che consentiva loro di raggiungere più agevolmente i luoghi per le consegne.
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