Adam, Sem e Jason sono i tre protagonisti di Purification, il romanzo horror di Antonio Pantaleoni, scritto per la nuova collana Screenplay – Sceneggiature. A loro il compito di girare un reportage in due istituti di igiene mentale nella periferia texana, e di fare i conti con i lati più oscuri che si celano nella mente umana. Il loro è un percorso che comincia senza alcun problema: tutto fila liscio lungo il viaggio, ma quando i tre si imbattono nei disturbi psichici dei malati ricoverati nei manicomi, la storia prende un’altra piega. Arrivano dunque strani contrattempi e inaspettati sinistri, che sconvolgono totalmente l’avventura. Omicidi seriali, brutali e crudeli, perpetrati in luoghi apparentemente sicuri: un’ambientazione perfetta, in una sorta di landa brulla e desolata, che acuisce timori, paure nascoste, narrazioni borderline. Perché la domanda più naturale da farsi è qual è il confine tra “la gente normale e i malati mentali”? Esiste davvero oppure ognuno di noi cela dentro un lato potenzialmente oscuro, che può precipitare in qualcosa di incontrollabile? È la natura umana stessa a volte a farci rendere conto di questo “paradosso intrinseco”, mentre abbiamo i piedi ben saldi su quel limite fin troppo facile da valicare. Il manicomio può diventare il luogo in cui guarire, pentirsi e rendersi conto dei propri errori. Ma se il peccato è la violenza, la furia omicida recondita e nascosta, comprendere la mente umana è ancora più difficile, offuscata com’è da quell’alone di indefinitezza e mistero.
Purification è un romanzo per sceneggiatori, appassionati di cinema, artisti e registi, o semplicemente per amanti del genere, composto dal giovanissimo Antonio Pantaleoni, scrittore di sceneggiature e format televisivi per il web: le sue “nitide inquadrature” dipingono in poche pagine, seppur intense, un tema intrigante dalle tinte fosche.
Ale.Chi.
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