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Dopo la manifestazione pacifica in piazza a Terni per chiedere le dimissioni di Stefano Bandecchi, nella notte è comparso un pupazzo, con la foto del sindaco, appeso a testa in giù, davanti a palazzo Spada. Il riferimento evidente è al corpo di Mussolini appeso per i piedi a piazzale Loreto a Milano, insieme a Clara Petacci ed a gerarchi fascisti.
Un’intimidazione sulla quale sta indagando la Digos, che ha acquisito anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Bandecchi ha commentato più volte l’episodio sui social, tra ironia e accuse. “Siete dei veri pacifisti”. E “assassini di merda”. Mettendo sulla foto i nomi dei partiti della sinistra.
“Avete cominciato voi poi non piangete se io arrivo sino in fondo” ha scritto ancora il sindaco.
Che poi ha fatto un video: “Vi siete tirati addosso le ire di mezzo mondo. MI avete fatto inc… , perché da ora in avanti, chiunque mi dica che è di sinistra veramente rischia proprio tutti i giorni”.
E ancora: “Siete rimasti al periodo fascista, voi siete proprio scemi come la merda”.
Poi Bandecchi si rivolge ad alcuni sindaci e rappresentanti delle Istituzioni che erano presenti alla sfilata di sabato “e che hanno prodotto quello che è successo stanotte”. Mandando un messaggio: “Della vostra solidarietà me ne sbatto i c…, ve lo voglio dire sin d’ora, perché siete degli ipocriti, siete dei sinistri”.
Il clima politico a Terni, fuori e dentro i Palazzi delle Istituzioni, si sta facendo sempre più caldo. Troppo.