Primi quattro sessantenni perugini vaccinati al nuovo punto vaccinale di San Sisto (in via Pergolesi 121/C, accanto al bar) allestito dalla rete delle farmacie Afas – Azienda Speciale Farmacie del Comune di Perugia in sinergia con la Regione.
Ad inaugurarlo il sindaco Andrea Romizi, fresco di vaccino dal pomeriggio precedente a Solomeo, dopo aver aspettato il suo turno in base alla fascia di età. “Questo è il momento in cui dobbiamo organizzarci per aumentare le nostre capacità di risposta alla pandemia” le parole del sindaco.
Al punto vaccinale Afas potranno vaccinarsi con il farmaco monodose Johnson & Johnson per ora soltanto le persone da 60 a 69 anni, come da indicazione della Regione. Nei team vaccinale saranno presenti i medici volontari dell’associazione La Lumaca, che assiste i pazienti affetti da problemi alla tiroide.
Presenti il direttore generale Afas Raimondo Cerquiglini e il presidente Afas Antonio D’Acunto. “Siamo molto soddisfatti dell’apertura di questo nuovo punto vaccinale”, ha detto D’Acunto. Che ha aggiunto: “Apertura che conferma la volontà di Afas di restare sempre vicino ai cittadini con la massima responsabilità. In circostanze straordinarie come la pandemia che stiamo affrontando c’è una chiamata all’impegno collettivo, che concretizza così la funzione sociale di Afas, permettendole e di confermarsi come punto di riferimento all’interno del sistema sanitario nazionale e come presidio sanitario più prossimo ai cittadini”.
All’interno della struttura è presente un macchinario per sanificare l’aria 24 ore su 24, uno dei risultati dell’importante impegno economico messo in campo da Afas.
Dopo le prime farmacie private di Federfarma (presente con i suoi vertici, a cominciare dal presidente Luciani, anche a questa inaugurazione del punto vaccinale delle strutture pubbliche) aumentano le strutture di erogazione dei farmaci per la prevenzione del Covid.
Un apporto simbolico in questa fase della pandemia, dove pure è importante ogni sforzo per accelerare nelle vaccinazioni. Ma soprattutto, si testa di fatto la vaccinazione a cui gli umbri saranno probabilmente ancora chiamati in autunno e in inverno. Un aspetto, questo, sottolineato anche dal direttore generale della Usl 1, Gilberto Gentili, per il quale l’efficacia della risposta al Covid si dovrà verificare a ottobre “quando ci sarà una nuova ondata“.