Categorie: Politica Spoleto

Punto nascite di Spoleto, Michael Surace (Fli) preoccupato per la possibile chiusura

Di Michael Surace (*)

Il punto nascita di Spoleto, nonostante le rassicurazioni di qualche mese fa del Sindaco Benedetti e della Governatrice Marini, rischia la chiusura, anzi a conti fatti è quasi certa. Sembra che il futuro dei nascituri della nostra città è quello di non nascere più a Spoleto, ma a Foligno o Terni. Non esisteranno più “spoletini” di nascita.
Questo e’ quanto prevede il Piano Regionale sanitario che porterà alla chiusura di tutti i Punti nascita sotto i 500 parti. Spoleto si attesta a 457. Una ennesima presa in giro nei confronti di Spoleto e dei suoi cittadini che conferma il dato di un progressivo smantellamento dell’Ospedale spoletino e delle sue eccellenze. L’immobilismo della politica locale, salvo casi rari ed eccezionali è devastante: solo l’anno scorso veniva bollato come “allarmismo” un ordine del giorno del Consigliere Grifoni che prospettava un futuro nero per l’ospedale e un suo progressivo smantellamento. A Marzo il Sindaco Benedetti e la Governatrice Marini annunciavano in pompa magna il “consolidamento del ruolo dell’ospedale di Spoleto” e che “grazie alla rassicurazione della Regione” si sarebbe “chiuso definitivamente il dibattito sul punto nascita di Spoleto”, citiamo testuali parole del Sindaco di qualche mese fa.
Oggi ci risiamo, neanche il tempo di nominare il nuovo e tanto agognato Primario di Ostetricia e Spoleto e si scopre che non potremo più essere seguiti per il parto a Spoleto. La chiusura del punto di nascita sarebbe un ulteriore danno al territorio, un aggravio per i cittadini di Spoleto costretti a spostarsi a Foligno o Terni per poter partorire e fare i primi esami di accertamento. Queste decisioni sono incuranti, come nel caso specifico di Spoleto, delle specifiche realtà, esigenze, e della tipicità culturale del territorio. Chiediamo un tavolo permanente (visto che la legge nazionale concede 3 anni alle Regioni per adeguarsi alla normativa) tra il Comune e la Regione per monitorare bene le conseguenze e alternative alla chiusura del punto nascita, una mobilitazione di Spoleto contro questa decisione e un maggiore incentivo alle nascite da parte del Comune per superare entro poco tempo quella fatidica soglia “500”.
Come Futuro e Libertà auspichiamo che tutte le forze cittadine della città, dalle associazioni ai sindacati, dalle istituzioni alle forze politiche moderate e non assoggettate a questa fallimentare Giunta comunale, si diano da fare fin da subito per scongiurare un ulteriore gravissimo danno che condannerebbe definitivamente Spoleto ad avere “cittadini di serie B” in campo sanitario. Noi ci saremo.

(*) Responsabile Futuro e Libertà Spoleto