La direzione sanitaria della USL Umbria 1 fornisce chiarimenti sulla questione della possibile chiusura dei punti nascita degli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino e della Media Valle del Tevere.
“Allo stato attuale, salvo che non vi siano novità legislative in futuro, – spiega il direttore sanitario Diamante Pacchiarini – né il punto nascita di Branca né quello di Pantalla corrono il rischio di essere chiusi, nonostante non superino la soglia dei 500 parti l’anno. Benché piccole, le due unità operative rispettano tutti gli standard di qualità previsti (tecnologici, strutturali e anche organizzativi in termini di personale medico, guardie mediche, ecc.). Inoltre, con il consenso del Ministero della Sanità, le due unità operative fanno parte della cosiddetta Area Funzionale Omogenea Integrata (AFOI) istituita con l’Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, che prevede che tutti i nostri professionisti ruotino all’interno della stessa struttura di Ostetricia e Ginecologia di Perugia, inseriti in un unico percorso, al fine di acquisire sempre maggiore formazione, esperienza e manualità e garantire tutti i criteri di qualità e sicurezza richiesti nel percorso nascita”.
“Con l’istituzione dell’AFOI – aggiunge Pacchiarini – di fatto abbiamo superato il problema che sta alla base del parametro minimo fissato dai nuovi standard ospedalieri ministeriali (500 parti all’anno), perché è come se i professionisti lavorassero in un ‘unico reparto dislocato in tre diverse sedi’. Naturalmente sarà a Perugia che si concentreranno le gravidanze cosiddette patologiche in cui è più alta l’incidenza statistica di rischio di complicanze”.
In definitiva, non c’è nessun atto programmatico che mette in discussione il punto nascita della Media Valle del Tevere, che peraltro è l’unico della USL Umbria 1 che ha registrato un incremento di parti (+20) nel 2015. Precisamente il numero dei parti effettuati nella struttura di Pantalla nel 2015 è salito a 350 (con 353 i nati per parti gemellari) rispetto ai 330 parti del 2014 (con 332 i nati per parti gemellari).
Nessun timore neppure per il punto nascita di Branca che, nonostante abbia chiuso l’anno 2015 con 350 parti (e un calo di 77 nascite rispetto al 2014), ha anche altri importanti e già noti fattori a suo favore: quelli strettamente orografici del territorio, legati alla necessità di garantire adeguati tempi di percorrenza, e quelli contingenti legati alla chiusura del punto nascita di Fabriano e alla prossima apertura al traffico del tratto umbro della Perugia-Ancona, che contribuiranno ad accrescere il numero di utenti dalla vicina Regione Marche.