Città di Castello

‘Punti interrogativi’ in Valtiberina, spuntano nuovi simboli | Semplice street art(?)

Non accenna a fermarsi l’ “epidemia” di ‘punti interrogativi’ che, negli ultimi tempi, ha “colpito” la Valtiberina toscana ed umbra. Solo un anno fa un “Artista Anonimo” (così si era firmato l’autore di un messaggio apparso proprio accanto ad uno di questi simboli) aveva dato la sua interpretazione del fenomeno, giudicandolo semplicemente una “forma d’arte”. Nel tempo, però, sono state tantissime le ipotesi avanzate dai curiosi per giustificare la presenza di questi misteriosi simboli colorati in svariate zone dell’Alto Tevere.

Sono saliti a 56 i punti interrogativi scovati da Tuttoggi, distribuiti nei 6 Comuni coinvolti da quello che ormai sembra un evidente progetto di street art, il primo e unico strutturato nel territorio. E’ chiaro che dietro ci sia anche un messaggio tutto da decifrare, il quale invita, appunto, a farsi delle domande. Alcune di queste riguardano, ad esempio, proprio la loro enigmatica disposizione, solo apparentemente senza una logica, e le loro diverse dimensioni: molti simboli, infatti, sono minuscoli e quasi impossibili da notare, a differenza di altri ben visibili e molto più grandi.

La maggior parte di essi appare sulle pareti di alloggiamenti/cabine di luce e gas e sugli sportelli dei contatori (12 casi), ma molti si possono incontrare anche su edifici abbandonati (5), vecchie stazioni del treno (5), cavalcavia o sottopassaggi (6). A mettere in dubbio questa flebile “coerenza” è però la presenza di alcuni simboli sui raccoglitori di indumenti usati (2 casi), pensiline alla fermata degli autobus (2) o, addirittura, in un solo curioso caso, su di un ceppo d’albero lungo il percorso verde tifernate.

Nonostante la forma del simbolo, ottenuta con stencil (maschera dentro cui viene spruzzata la vernice) di differenti dimensioni, sia sempre la stessa, nemmeno i colori sembrerebbero seguire una logica: i più ricorrenti infatti sono azzurro (15 casi), rosso (11) e giallo (9) ma nessuno di questi sembra ripetersi nei pressi di una particolare categoria di sito. I meno usati sono l’argento (2 volte), il bianco e il viola (1).

Nonostante il fenomeno sia nato, secondo alcune testimonianze, nella Valtiberina toscana, su 56 ritrovamenti (molti altri potrebbero non essere stati ancora segnalati) ben 24 si trovano nel Comune di Città di Castello, 8 in quello di Citerna e 7 in quello di San Giustino. In Toscana 8 sono distribuiti nel territorio comunale di Sansepolcro, 5 in quello di Anghiari e altri 4 in quello di Monterchi.

Misteri e casi particolari – Nel Tifernate 5 di essi, a dispetto della consuetudine, sono in pieno centro storico a pochissima distanza tra loro e circondano idealmente sia la Pinacoteca della città ma, soprattutto, l’ex ospedale. Lungo via delle Terme, altro “unicum”, si trovano ben tre simboli allineati (tutti di colore diverso); in via Piero della Francesca, sul muro sottostante il cavalcavia c’è l’unico simbolo “accennato” e quindi non completo, visibile solo nella sua parte bassa. Non è escluso che il misterioso autore (o misteriosi autori), mai visto all’opera da alcuno, abbia rinunciato a finire proprio per la paura di essere scoperto, dato anche il luogo molto trafficato. Va aggiunto che, questa pratica “artistica”, da quanto ci risulta, in Italia risulterebbe illegale. Nessuno dei punti interrogativi, comunque, è mai stato cancellato o coperto. Solo quello avvistato ad Anghiari nei pressi del Castello di Sorci, dipinto su una lastra mobile di alluminio legata ad un albero e accompagnato dal messaggio dell’ “Autore Anonimo”, è stato definitivamente rimosso.

Anche se le ipotesi rimangono tantissime, così come le domande, resta sicuramente affascinante cercare di scoprire cosa c’è dietro questa criptica e “artistica” simbologia. Non è detto che il valore di essa, probabilmente, stia tutto nello scoprire il messaggio che cela. Arte o no, infatti, per ora è solo colui che li vede a decidere quale significato dargli. L’unica certezza che finora rimane è che i punti interrogativi aumentano con il passare del tempo, quasi a rappresentare un’inesorabile metafora della vita…

Qui sotto i 56 simboli avvistati da Tuttoggi nei singoli Comuni:

Comune di Città di Castello

Via dei Casceri 1

Via dei Casceri 2

Via Cortonese

Via Cesare Battisti

Via Carlo Marx (Cerbara)

Via Aretina (strada che porta a “Il Boschetto”)

Via Francesco Pierucci (zona ex seccatoi)

Via Federico Engels (zona piscina comunale)

Via delle Terme

Via Gino Scaramucci (Giove-Cerbara)

Via Rosa Luxemburg (zona Giuntini)

Via Renato Pachioli (Santa Lucia)

Via Pomerio San Florido

Via Piero della Francesca (“accennato” e non completo)

Via Santa Caterina (muro ex ospedale)

San Secondo 1

San Secondo 2

Sotto la Ss 221

Via Martiri della Libertà

Percorso Verde 1

Percorso Verde 2

Percorso verde 3 (Piosina)

Comune di Sansepolcro

Piazza della Repubblica

Via Mazzini

Via Giuseppe Saragat

Via XIX marzo

Via A. Clarke

Sp della Libbia (Santa Fiora)

Ss 73, rotonda zona industriale (Santa Fiora)

Stazione ferroviaria

Comune di Anghiari

Zona Castello di Sorci (rimosso)

Via Giardinella

Via del Gioco

Valcelle di San Lorenzo

Piazza Divisione Garibaldi

Comune di San Giustino

Via degli Atleti (Lama)

Via Vittorio Alfieri

Via G. Friedrich von Gluck (Lama)

Sottopassaggio via Alfieri

Cavalcavia Ss 73bis (svincolo E45)

Cavalcavia Sp 100 (di fronte chiesa di Selci)

Cavalcavia Selci

Comune di Citerna

Via Antonio Gramsci (Pistrino)

Via della Ripa (Fighille)

Via del Mulino (Fighille)

Via del Cimitero 1 (Fighille)

Via del Cimitero 2 (Fighille)

Via dei Carpentieri (Pistrino)

Sp 100 Pistrino (a 3 km da San Giustino)

Sp 100 (Fighille- San Leo)

Comune di Monterchi

Via della Reglia

Ss 221 (Pocaia)

Ss 73 (Le Ville)

Parcheggio della Scuola di Monterchi