Aggressioni e insulti andavano avanti da tempo, nell'ultimo violento episodio la figlia di lui è intervenuta in soccorso della donna | Il 67enne è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di armi (subito sequestrate)
Ennesima e violenta lite, all’interno delle mura domestiche, in un’abitazione di Città di Castello. Anche in questo caso, come nell’episodio di pochi giorni fa, è intervenuta la Polizia, anche se stavolta è stata sporta una doppia denuncia.
A chiamare il 113 è stata una donna che, all’arrivo degli agenti, spaventatissima, ha riferito come il compagno 67enne, da diverso tempo, fosse solito tenere comportamenti violenti e aggressivi nei suoi confronti. Maltrattamenti e insulti diventati sempre più frequenti fino a che, nel weekend appena trascorso, in seguito all’ennesimo episodio, sono degenerati in un grave scontro fisico.
L’uomo – stando a quanto riportato dalla Polizia – avrebbe percosso la compagna con un pugno al volto e, nel corso della colluttazione, entrambi sono caduti a terra, con il 67enne rimasto ferito alla testa. I due sarebbero infine stati separati solo grazie all’intervento della figlia di lui, accorsa in soccorso della donna.
Dopo aver identificato l’uomo, i poliziotti hanno effettuato il controllo precauzionale sull’eventuale possesso di armi, che stavolta ha avuto esito positivo: in casa sono stati infatti trovati una carabina, una canna di fucile e 14 munizioni, detenute in assenza della prevista denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza e perciò subito sequestrate.
Al termine degli accertamenti, acquisita la querela della vittima, l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione abusiva di armi.