Cronaca

Pugni all’addome per farla abortire | Incinta fugge dalle botte del compagno

Non avrebbe accettato la gravidanza della donna e avrebbe provato, colpendola all’addome con dei pugni, a farla abortire. E’ accaduto ieri, 21 novembre, quando una donna di 25 anni intorno alle 23 di sera ha telefonato alla Sala Operativa della Questura di Perugia chiedendo un intervento della volante dal centro storico. All’arrivo della volante gli agenti hanno trovato la giovane, una cittadina di origine nigeriana regolare sul territorio nazionale, che in un inglese stentato e in stato di forte agitazione, ha spiegato di essere incinta di otto settimane e di essere fuggita da casa per sottrarsi alle botte del suo compagno.

Secondo il racconto della donna l’uomo, un cittadino di origine nigeriana di 27 anni, anche lui regolare in Italia ed incensurato, non accettando la gravidanza, avrebbe tentato di indurla ad abortire e, al diniego della compagna, avrebbe iniziato a colpirla con pugni all’addome con l’intento di provocarle l’aborto. Per proteggere se stessa ed il bambino la donna era fuggita e, nella sua fuga disperata, aveva chiesto aiuto ad una passante, pregandola di chiamare per lei la Polizia perché temeva che le sue difficoltà con la lingua italiana avrebbero potuto rendere incomprensibile la sua richiesta di soccorso.

Viste le condizioni della 25enne, i poliziotti hanno richiesto l’intervento del 118 che l’ha trasportata in ospedale, al Santa Maria della Misericordia, per gli accertamenti e le cure del caso. E’ stata dimessa con una prognosi di 10 giorni, a causa delle contusioni all’addome. L’uomo, rintracciato dalla volante poco dopo e condotto in Questura per l’identificazione, è stato denunciato per lesioni.

©Riproduzione riservata