Via libera dalla prima e seconda commissione consiliare della Provincia di Perugia alla proposta della Giunta di trasformare l’Agenzia per l’energia e l’ambiente in “house providing”, ovvero in una struttura gestita in proprio dall’Ente. Con i voti favorevoli dei membri delle due Commissioni, fatta eccezione per due consiglieri del Pdl che hanno preferito astenersi, è dunque stata approvata la pratica dell’assessore provinciale al patrimonio che adesso dovrà passare attraverso il vaglio del Consiglio provinciale. In sostanza, con tale operazione si intende chiudere l’esperienza durata 14 anni dell’Agenzia per l'Energia e l'Ambiente della Provincia di Perugia S.r.l. (società che ha quale oggetto sociale l'attuazione di politiche per lo sviluppo sostenibile in campo energetico ambientale, oltre alla prestazione di servizi tecnici), andando a costituire una apposita Società di capitali per la produzione di servizi, con capitale sociale esclusivamente pubblico e comunque detenuto in maggioranza dall'Amministrazione Provinciale di Perugia. Soggetto al quale affidare espressamente le attività di “Controllo degli impianti termici” ai sensi della Legge 10/91 e la gestione amministrativa ad esse propedeutica. Tale operazione si inquadra nel contesto stabilito dal Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia che delega ai Comuni con più di 40.000 abitanti e alle Province per la restante parte del territorio, i controlli per l'effettivo stato di uso e manutenzione degli impianti termici. “Da qui – spiegano dall’assessorato – deriva l'inderogabile esigenza di mantenere un'elevata capacità di controllare direttamente e con la massima efficacia sia l'uniformità, la continuità e l'elevato standard qualitativo del servizio su tutto il territorio provinciale, che anche la sua efficienza ed economicità. Per raggiungere e mantenere tali obiettivi e gestire al meglio il servizio è più opportuno orientarsi verso un meccanismo organizzativo di tipo privatistico che consenta la massima snellezza operativa”. La soluzione ottimale è stata pertanto ritenuta quella di andare verso un modello oggi definito “in house providing', attraverso cioè la costituzione di una apposita Società di capitali per la produzione di servizi. “Tale soluzione – è stato spiegato – mantenendo in capo all'Ente una forma diretta di pieno controllo sul soggetto deputato allo svolgimento dell'attività in questione, garantisce i presupposti per il miglioramento del servizio reso sia sul piano della sua qualità che a livello della sua economicità”. Concordi con tale operazione si sono dichiarati i consiglieri del Prc, secondo cui “il ruolo del soggetto pubblico è tanto più importante quanto più è delicato il settore di intervento”, e dei Socialisti Riformisti, secondo cui si tratta di una scelta corretta che dà una risposta concreta alle esigenze degli operatori locali. Dal Pdl sono invece giunte osservazioni critiche soprattutto sulla gestione pregressa dell’Agenzia, i cui risultati sono stati giudicati “scarsi e contraddittori”.
PROVINCIA, L'AGENZIA PER L'ENERGIA E AMBIENTE SI TRASFORMA IN “HOUSE PROVIDING”
Dom, 29/05/2011 - 09:30