Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, il rendiconto di bilancio 2021, la salvaguardia degli equilibri e l’assestamento.
La manovra ha evidenziato la buona condotta economico-finanziaria dell’ente, nonostante le difficoltà generali. Dal lato dei numeri il rendiconto registra un attivo di 1 milione e 800mila euro; sono previsti, poi, 3 milioni e 500mila euro di investimenti per l’anno corrente, destinati soprattutto alla viabilità, al miglioramento della sicurezza stradale e alla gestione della parte di competenza delle Aree Interne per il settore strade.
La presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, ha sottolineato il lavoro portato avanti in questi mesi per rilanciare il ruolo della Provincia. In particolare si è soffermata sul piano predisposto dall’Amministrazione per il potenziamento del personale, basato su un’attenta condotta economico-finanziaria e una riorganizzazione dei livelli dirigenziali. “Il piano – ha osservato – consentirà di procedere a nuove assunzioni su settori fondamentali come strade e scuole, e di gestire l’importante partita dei fondi del Pnrr”.
“La riforma delle Province voluta dal centrosinistra a livello nazionale – ha aggiunto Laura Pernazza – ha generato una forte riduzione di personale e un conseguente svilimento dell’ente”. “Dal 2014 ad oggi il personale è passato da 340 a 138 dipendenti, perdendo ben 202 unità, la metà delle quali laureate e con un alto livello professionale”. “E’ indispensabile intervenire con un piano di riorganizzazione che assicuri un rilancio della Provincia in termini di importanza e funzioni”.
Il capogruppo della minoranza “Nuova Provincia Terni”, Daniele Longaroni, da parte sua, ha sottolineato che la Provincia è uscita anticipatamente dall’iter procedurale del predissesto grazie all’impegno della passata Amministrazione. Secondo Longaroni questo avrebbe garantito risorse certe all’ente, mettendo in sicurezza le finanze e preparando le condizioni per poter operare al meglio. Longaroni, infine, ha spiegato le ragioni del voto contrario sul rendiconto di bilancio. Sul fabbisogno di personale, ancora, Longaroni ha giudicato il piano delle assunzioni non sufficiente a soddisfare tutte le esigenze dell’ente.