Politica

Provincia di Perugia, sorpresa: i soldi ci sono

Con l’espressione di chi ritiene di aver fatto tutto il possibile per garantire i servizi rimasti in capo alla Provincia di Perugia riuscendo a far quadrare i conti, Nando Mismetti si è presentato davanti ai giornalisti per l’ultima sua conferenza stampa da presidente dell’Ente. Doveva essere l’ultimo presidente della Provincia di Perugia, traghettato fino allo scioglimento, ma l’esito del referendum costituzionale del dicembre 2016 ha costretto Mismetti ed altri 106 malcapitati colleghi ad occuparsi di scuole, strade, ambiente con risorse economiche ed umane ridotte all’osso.

Eppure, a sorpresa, Mismetti parla delle casse piene, anche se non stracolme, che lascia a chi ne prenderà il testimone: “Per le competenze fondamentali, edilizia scolastica e viabilità abbiamo disponibilità di risorse importanti: 25 milioni per la viabilità e 70 per l’edilizia per i prossimi quattro anni”. Non male, considerando che in genere le conferenze stampa dei presidenti delle Province, su e giù per  lo Stivale, iniziano e terminano con le lamentele per i soldi che mancano.

Eppure, durante il suo mandato da Roma si è lavorato molto di forbice: 17 i milioni ridotti per l’anno 2015 e addirittura 27,8 milioni per gli anni 2016-2017-2018. “In questo quadro – spiega Mismetti – abbiamo affrontato, insieme alla Regione Umbria, l’impegnativo ricollocamento del personale, passato da circa 1000 unita a 500. Anche il terremoto 2016 è stato un momento cruciale – ricorda – in occasione del quale la Provincia di Perugia, grazie alle sue professionalità, è riuscita a gestire l’emergenza scuole senza creare problemi agli utenti”. Stesso discorso per la viabilità, settore nel quale, in molti casi l’Ente è intervenuto direttamente nel ripristino e messa in sicurezza dei tratti viari danneggiati dal sisma.

Il tutto, approvando ogni anno il Bilancio di competenza. Fatto che potrebbe apparire normale, s e non fosse che molte Province non ci sono riuscite. E la Provincia di Perugia, in attesa che magari da Roma si torna a definire un ruolo definito per questi Enti (nel convegno Upi di venerdì verrà consegnata la proposta di riforma umbra di riassetto istituzionale che prevede, tra l’altro, il ritorno all’elezione diretta del presidente) è punto di riferimento per molte amministrazioni comunali: stazione appaltante per 28 Comuni (497 le procedure di gara gestite, per un ammontare complessivo di  148 milioni di euro), svolge attività di supporto per il reperimento di fondi europei e la comunicazione giornalistica.

Mismetti pensa positivo: “Sono stati quattro anni di governo della Provincia di Perugia complicati, ma, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a traghettare questo Ente in un ruolo di supporto ai Comuni e gestione di bisogni di area vasta. Speriamo – conclude – che in futuro venga confermato in queste funzioni”.

In attesa che magari il legislatore accolga la proposta umbra di ritorno al… futuro (riassegnando nuove funzioni alle Province che erano state depotenziate in vista della loro soppressione) ed i cittadini possano tornare a scegliersi il presidente, mercoledì 31 ottobre, dalle ore 8 alle ore 20 nel seggio allestito a Umbria Fiere di Bastia Umbra, 831 elettori tra sindaci e consiglieri comunali dovranno scegliere il successore di Mismetti tra il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta (alfiere del centrosinistra) e il il candidato del centrodestra, il primo cittadino di Cannara Fabrizio Gareggia.


Bacchetta (magica) per riportare il centrosinistra a prima di marzo

Gareggia tenta di convincere i consiglieri civici