Di fronte ad un’assemblea in gran parte distratta, il sindaco di Città di Castello e nuovo presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, ha fatto il giuramento di rito ed ha indicato gli obiettivi di fondo del suo mandato: ridare una funzione e un ruolo politico ad un Ente “dal grande passato e che merita un futuro dignitoso da protagonista nella vita istituzionale della regione”.
“La fase più complicata – ha dichiarato in apertura della seduta del Consiglio – è superata. Questo Ente ha vissuto immeritatamente momenti drammatici ed ha subito un pesante depauperamento del personale. Ma adesso – ha detto riferendosi a quanto appresso da chi lo ha preceduto – mi risulta che vi siano importanti risorse da investire in edilizia scolastica e nella viabilità. Se riusciremo ad utilizzare bene e presto tali risorse – ha detto Bacchetta – credo che avremo raggiunto significavi risultati”.
Per il neopresidente sarà quindi importante “stabilire un rapporto significativo con i Comuni”. All’interno dell’Ente inoltre il suo sforzo andrà nella direzione di “ridare forza e stimolo al ruolo del personale valorizzando le tante professionalità in esso presenti”. E proprio il personale è uno dei temi su cui Bacchetta cercherà di spingere sull’acceleratore, compatibilmente con le risorse disponibili e nel quadro normativo generale, viste le carenze di alcune figure lamentate in settori strategici.
Bacchetta ha comunicato la sua intenzione di confermare le deleghe assegnate precedentemente da Mismetti ai consiglieri provinciali Roberto Bertini (patrimonio e bilancio), che rimane anche vicepresidente, Erika Borghesi (trasporti, viabilità, pari opportunità), Roberto Ferricelli (lago Trasimeno), Federico Mascolini (edilizia scolastica) e Domenico Barone (digitalizzazione). “Deleghe che saranno irrobustite – ha detto – perché solo con un lavoro di equipe si può far fronte ai tanti impegni che ci attendono”.