Tutti i telefoni riceveranno un messaggio di prova di IT-Alert da confermare, accompagnato da un suono insolito e forte
Il futuro della protezione civile sta facendo un significativo passo avanti con l’introduzione del nuovo Sistema di allarme “IT-Alert” presentato al Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno la scorsa settimana. Presenti all’iniziativa l’assessore regionale alla Protezione Civile, Enrico Melasecche, e di vari rappresentanti delle Prefetture di Perugia e Terni.
Cos’è IT-Alert?
IT-Alert è un sistema di allarme pubblico, finalizzato all’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze e catastrofi. Il funzionamento avviene attraverso l’invio di un SMS agli utenti nell’area interessata dall’emergenza, dando attuazione alla Direttiva del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare del 7 febbraio 2023.
Il sistema rappresenta un canale aggiuntivo di informazione e comunicazione che andrà a integrare i sistemi di allerta già attivi a livello regionale e locale. L’obiettivo è favorire l’adozione di misure di autoprotezione da parte della popolazione interessata, in relazione alla specifica tipologia di rischio.
Fase di Sperimentazione
Attualmente, IT-Alert è in fase di sperimentazione in varie regioni e diventerà operativo sul territorio nazionale nel 2024. Per l’Umbria, la fase di test avverrà il 14 settembre 2023. In questa data, tutti i telefoni collegati con una cella telefonica di un qualunque gestore riceveranno un messaggio di prova di IT-Alert, accompagnato da un suono insolito e forte.
L’utente dovrà confermare la lettura del messaggio per far riprendere al telefono le ordinarie funzioni. La conferma di lettura non sarà in alcun modo gestita, neanche a fini statistici. Tuttavia, l’utente sarà invitato a compilare un report online (non obbligatorio) per acquisire dati sull’efficacia del test e eventuali criticità.
Comunicazione e Diffusione
Nei prossimi mesi, si terranno diverse iniziative di comunicazione, conferenze stampa, riunioni con le Prefetture, gli Enti locali, le Associazioni di categoria, e i Dirigenti pubblici per garantire la massima diffusione all’iniziativa.
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