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PROTESI ED APPARECCHI PER L'ORTODONZIA A PREZZI CONTENUTI

Protesi dentarie ed apparecchi per l'ortodonzìa a prezzi contenuti, ma di qualità, ed a totale carico dei cittadini. Un servizio pubblico capace di calmierare in Umbria i prezzi del settore odontoiatrico, facendo pagare agli utenti solo il costo effettivo dei materiali (protesi o apparecchi fissi e mobili) e quello delle prestazioni professionali richieste per l'intervento. La cosa sembra realizzabile: perché già in pratica si fa nel distretto sanitario di Gubbio, e il gradimento raggiunto dal servizio richiama pazienti anche da fuori regione; perché i dirigenti sanitari si sono dichiarati disponibili suggerendo come non far ricadere i costi sul Servizio sanitario nazionale.Le considerazioni sono emerse a Palazzo Cesaroni, nelle tre distinte audizioni che la Commissione affari sociali, presieduta da Enzo Ronca, ha indetto sulla proposta di legge presentata dal gruppo consiliare di Rifondazione comunista e che in pratica suggerisce di realizzare in Umbria 30 ambulatori attrezzati per attività di odontoiatria, uno per distretto sanitario, con fondi iniziali della Regione che in un biennio dovrebbe stanziare 600 mila euro per attrezzare il tutto.Perplessità sono venute dall'Ordine degli odontoiatri che hanno paventato il rischio di un'abbassamento della qualità delle prestazioni che potrebbe far insorgere problemi medico legali e quello di costi finali non dissimili da quelli gia praticati oggi in Umbria dagli studi privati. “Entusiasti e soddisfatti”, invece, i rappresentanti sindacali e dei consumatori che hanno chiesto di accelerare l'iter di una legge che “avrà comunque il merito di calmierare tariffe oggi irraggiungibili da una larga fascia della popolazione”. Nel descrivere l'esperienza di Gubbio, il direttore Vincenzo Panella ha spiegato che in pratica le tariffe pagate dai cittadini sono determinate su base contabile, sommando di fatto i costi di materiali utilizzati e del personale. A suo giudizio è comunque importante che il sistema dei futuri ambulatori odontoiatrici pubblici si avvalga di un rapporto privilegiato con i laboratori locali, per avere più garanzie immediate e perché in alcuni casi ad esempio l'ortodonzia non ci si può affidare a forniture esterne ed anonime. Di legge ‘assolutamente condivisibile' ha parlato Imolo Fiaschini, direttore della Asl 4, sottolineando che a Terni già in parte si fa questo servizio operando su più sedi, ed i risultati raggiunti fanno sì che ci siano 8-10 mesi di attesa. Per Fiaschini è comunque difficile garantire il controllo di qualità, per cui occorre cambiare il Comitato previsto nella proposta. Per Sandro Fratini, direttore sanitario della Asl 3, la proposta di legge copre una esigenza molto sentita dalla gente ed è prevedibile che aumenteranno in modo esponenziale le richieste con il rischio concreto che il sistema non riesca a far fronte alla domanda. Fra i dubbi sollevati dall'Ordine dei medici odontoiatri, da rilevare quanto detto da Fernando Giubbetti Terni, “l'Ordine che ha come scopo la tutela dei cittadini, deve rilevare il rischio qualità degli interventi e denunciare che nelle convenzioni non è previsto un garante”. Critico con alcune considerazioni contenute nella relazione della legge sul concetto di ‘corporazione' dei medici odontoiatri, Andrea Donati, (Ordine di Perugia) ha parlato di “progetto utopico a fronte delle spese previste”.