Cronaca

Prostituzione, palazzina a Perugia diventa “casa hot”

Gli agenti della Squadra Mobile della polizia di Perugia hanno arrestato un uomo, cittadino di origine italiana (I. L. le iniziali del suo nome), e indagato a piede libero F. S., anche lui italiano, per sfruttamento della prostituzione. Le indagini hanno seguito un duplice binario: da un lato, gli agenti hanno verificato alcune segnalazioni, anonime e qualificate, giunte in Questura, mentre dall’altro hanno monitorato i siti online di annunci sexy. Dopo sopralluoghi e appostamenti, gli agenti hanno infatti analizzato su internet alcuni siti dedicati agli incontri ‘hot’, per riuscire a risalire al luogo esatto dove avvenivano questi incontri.
Alla fine le indagini hanno dato l’esito sperato: la polizia è riuscita a risalire a una palazzina situata nella prima periferia di Perugia. La palazzina, composta di varie unità immobiliari tutte prese in affitto dall’indagato, ospitava alcune donne, alle quale l’uomo concedeva gli appartamenti solo ed esclusivamente se pubblicavano su internet annunci di incontri esplicitamente sessuali.

Durante i numerosi controlli effettuati a riscontro, gli agenti non si sono mai trovati davanti ad inquilini “normali”: il comune denominatore per ottenere l’affitto di questi appartamenti era quello del passaparola tra le ragazze. L’indagato aveva a disposizione tutta la palazzina, concessa dai proprietari, con contratto ad uso abitativo. Aveva inoltre stabilito con le ragazze un non richiesto né tantomeno necessario contratto di affitto a fini turistici. Si è dunque potuto a buon titolo considerare tutta la struttura abitativa come una vera e propria “casa di prostituzione”, prevista e punita dall’art. 3 c. 2 L. 75/1958 (meglio nota come legge Merlin).

L’abbondanza di riscontri ha fatto si che la Procura della Repubblica iscrivesse i due indagati ed effettuasse al Tribunale di Perugia richiesta di misura cautelare che è stata concessa per uno dei due, con l’emissione di misura cautelare degli arresti domiciliari per il 44enne insospettabile I. L., e la denuncia in stato di libertà per F.S., anch’egli della stessa età. A fianco di tali misure, il G.I.P. ha emesso anche un decreto di sequestro preventivo dell’immobile composto da due edifici e ben nove unità abitative che, come disposto, sono state poste sotto sequestro, con relativa apposizione di sigilli.

Gli appartamenti sono di varie dimensioni, tanto che in alcuni di essi, durante i numerosi controlli, sono stati trovati anche coinquilini uomini e donne. L’ordinanza è stata eseguita da personale della III Sezione della Squadra Mobile con l’ausilio di tre unità del Reparto Prevenzione Crimine Umbria Marche. Al momento dell’esecuzione, all’interno dei vari appartamenti della struttura erano presenti sia ragazze sia uomini dediti alla prostituzione.

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