Sono due o tre ragazze posizionate su varie piazzole lungo la Flaminia, tra Terni e Spoleto. Da oltre una settimana è possibile vederle accampate sulla Flaminia, dalle sette di mattina fino a pomeriggio inoltrato: sono in condizioni igieniche border line e a rischio salute ovviamente, viste le temperature del momento.
Prostitute lungo la Flaminia, rischio igienico-sanitario
Sono circondate da rifiuti, sedute in strada o su sedie di fortuna: cercano di proteggersi dal caldo come possono. All’occorrenza va bene anche un ombrello o un giornale usato come ventaglio, ma è una vista assolutamente indecorosa per la dignità di queste donne che rischiano anche la salute per pochi euro da consegnare a qualcuno che evidentemente le accompagna sulle piazzole tra Terni e Spoleto. Eppure la Regione Umbria, vista l’emergenza caldo di questo periodo, ha pubblicato un’ordinanza in cui si vietano i lavori all’aperto per alcune categorie particolarmente a rischio. Si può accettare che delle donne siano in strada tutto il giorno, sull’asfalto rovente, senza un minimo riparo e in mezzo alla sporcizia?
Non c’è un’ordinanza anti-prostituzione per la strada
Quasi tutti i comuni hanno pubblicato un’ordinanza che vieta la prostituzione in strada e forse sarebbe il caso che venisse vietate anche lungo le strade di collegamento tra varie città umbre, per tutelare la dignità e la salute di queste donne che, con 40°C e oltre, sono costrette ‘a vendere’ il proprio corpo in strada.
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