Categorie: Cronaca Perugia

Prostituta accoltellata a Pian di Massiano / La testimone chiave sull'accusato, “mi chiedeva di chiamargli la bionda”

Sara Minciaroni
Nilda Beatriz Rodigruez è stata uccisa la notte tra l'8 ed il 9 agosto 2009 in una strada senza uscita traversa di via Perari a Perugia zona Pian di Massiano. Un luogo del tutto estraneo al traffico e al passaggio. Un vicolo cieco dove Beatriz portava i suoi clienti per consumare sesso a pagamento. Per la sua morte a 14 mesi dall'omicidio è stato indagato e rinviato a giudizio Desposorio Mendocilla Guadalupe Dolores cittadino peruviano di 43 anni, difeso dall'avvocato Nicodemo Gentile. Parte civile nel processo si sono costituiti i tre figli della vittima: il più piccolo ancora minorenne è assistito dall'avvocato Ilaria Moretti, la figlia oggi presente in aula dall'avvocato Stefano Castellani, mentre la più grande dal legale Donatella Frisullo.

Oggi in una nuova udienza del processo dovevano essere sentiti i testimoni ritenuti chiave. L'uomo che quella notte avrebbe accompagnato la vittima sulla via dove si prostituiva non si è presentato e verrà sentito nella prossima udienza. Era invece presente “Giulia” la prostituta nigeriana che si vendeva vicino a Beatriz e che all'epoca dei fatti raccontò: “verso le 23.20 circa io e Beatrice ci siamo recate a lavorare…dopo poco si è avvicinato un cliente a bordo di una macchina di colore rosso. Il cliente era già venuto da Beatrice anche la sera precedente… Mi chiedeva di chiamargli la 'bionda' cioè Beatrice”.

La “bionda”. Proprio oggi davanti al pm Giuseppe Petrazzini è comparsa anche la ex moglie dell'accusato che ha raccontato di un episodio in cui il Mendocilla le avrebbe chiesto un rapporto sessuale e le avrebbe dato uno schiaffo al suo rifiuto. Ma anche altri particolari come il fatto che le avrebbe offerto dei soldi per avere un rapporto e che le avrebbe chiesto più volte di tingersi i capelli e diventare bionda. Come bionda era appunto Beatriz.

Una vera e propria raffica di domande quella a cui è stata sottoposta “Giulia” e molte le contestazioni alle sue dichiarazioni. Ma resta il fatto che alla richiesta di riconoscere tra i presenti l'uomo che quella notte caricò in macchina la vittima non ha puntato il dito verso l'accusato. A conforto della tesi dell'accusa ci sono i filmanti delle telecamere della zona che vedono un auto compiere il tragitto dal luogo dove la donna è stata vista viva l'ultima volta e la via dove è il suo corpo è stato ritrovato privo di vita ( senza che questa avesse mai fatto ritorno alla sua postazione).

La morte. Secondo l'accusa l'imputato ha ucciso Beatriz “percuotendola tanto da determinare la frattura di alcuni elementi dentari, nonché attingendola con più colpi portati da uno strumento da punta e taglio, con lama lunga almeno 5 cm e larghezza di cm 1, di cui uno letale per aver lesionato la regione ventricolare, e con le aggravanti del mezzo insidioso, trattandosi di un coltello di piccole dimensioni; dei futili motivi, consistiti nell'aver agito per un mero dissidio basato sui rapporti personali superficiali intercorrenti tra i due, ed approfittando delle condizioni di minorata difesa in ragione dell'ora e del luogo ove il fatto si è verificato”.

La deposizione chiave. Da persona informata sui fatti Mendocilla è divenuto indagato al momento della sua deposizione. È stato lui stesso a dichiarare di aver fatto salire in macchina Beatriz quella notte: “Beatrice quindi è salita in macchina e siamo andati a fare un giro… Con Beatrice sono stato insieme mezz'ora circa: non siamo andati nè a mangiare la pizza nè siamo andati a ballare. Anche in questa occasione Beatrice mi disse che aveva bisogno di guadagnare i soldi e non poteva venire con me. Io non ho insistito e l'ho riportata nel medesimo posto dove l'avevano presa prima”. Quello che conta per la Procura è che l'indagato abbia ammesso di averla vista in un orario compatibile con quello del decesso. Secondo gli inquirenti è sua l'auto in cui Beatriz sale per l'ultima volta.

Altro elemento. Tra indagato e vittima ci sono molti contatti telefonici prima dell'omicidio ma all'indomani Mendocilla non farà mai più squillare il cellulare di Beatriz. In aula si torna il 28 novembre e sarà chiamato a deporre lo stesso imputato.