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PROSEGUONO GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA FAUNA ITTICA SUI FIUMI CORNO E NERA

Oltre 600 gli esemplari di trota Fario immessi con lo scopo di riqualificare lo stato della popolazione ittica sulla Zona a Regolamento Specifico di pesca sul tratto del Fiume Corno a valle della località Casali Volpetti fino alla confluenza con il fiume Nera in località Triponzo nel comune di Cerreto di Spoleto, un tratto di fiume seriamente compromesso a causa di numerosi problemi legati ad uno sfruttamento eccessivo da parte di attività antropiche e ludiche.

L'intervento è stato eseguito dalla Provincia di Perugia con la collaborazione di Legambiente Umbria rientra nel progetto pilota di reintroduzione della trota Fario di ceppo indigeno che da alcuni anni viene condotto dalle Province di Terni e Perugia in collaborazione con il dipartimento specifico dell’Università di Perugia. Le trote immesse sono quelle allevate nel Centro Ittiogenico delle Provincia di Perugia di Borgo Cerreto.

“Questo intervento – è il commento di Guglielmo Todini, responsabile della Zona a Tutela Speciale No Kill per Legambiente Umbria, grazie alla rinnovata collaborazione con la Provincia di Perugia – dichiara il Presiedente Alessandra Paciotto – rientra tra quelli previsti dalla collaborazione tra Legambiente Umbria e Provincia di Perugia, iniziata nel lontano 1994 con l’obiettivo di rendere compatibili e sostenibili attività come quelle della pesca sportiva”.

“Dopo tutti questi anni di gestione e di conoscenza degli ecosistemi fluviali della Valnerina – continua il referente di Legambiente Umbria – possiamo affermare che solo una gestione sostenibile delle risorse ambientali, che si basa sui principi di conservazione della biodiversità previsti dalle norme comunitarie, diventa un valido strumento di sviluppo duraturo per il territorio. Le Zone a regolamento specifico del fiume Nera ne sono il risultato più tangibile se si considera che in soli tre mesi, da aprile a giugno abbiamo potuto registrato oltre 2.000 presenze nei comuni di Cerreto di Spoleto e Vallo di Nera, determinando in tal modo un importante indotto per l’economia locale”.