In merito al comunicato diffuso dalla segretaria del Partito Democratico di Foligno, Patrizia Epifani, apprendiamo che nel corso dell’assemblea comunale dell’undici febbraio, c’è stata l’esigenza, da una parte degli iscritti, con moglie, parenti e tifosi a seguito, di esprimere di nuovo la fiducia alla segretaria, tutto ciò senza considerare che di solito nelle sedi opportune votano gli eletti e non i tifosi.
Questa la piccante replica di Graziano Sanpaolo, Carla Carloni, Piter Foglietta e dei consiglieri comunali Moreno Finamonti ed Elio Graziosi.
Si auspica pertanto una riflessione sul punto, perché sarebbe preoccupante se tutto ciò approdasse in contesti dove sono gli eletti dal popolo a votare – proseguono – vogliamo pertanto sottolineare e ribadire, appunto, che è solo una parte del PD ad aver espresso questo giudizio.
Restano in piedi tutti i nodi da sciogliere nei vari documenti da tutti approvati e sottoscritti, segretaria compresa, presenti nello stesso programma elettorale delle elezioni amministrative.
Ad oggi – incalzano – la gestione del Pd non ha mai portato ad affrontare le questioni e fare delle scelte condivise all’interno di un partito plurale.
Siamo di nuovo a precisare, che l’azione di governo fino a oggi è stata fatta unilateralmente senza tener conto di tutte le sensibilità interne al partito, dal canto nostro costatiamo il perseverare di questo atteggiamento, come verificatosi nell’ultima assemblea.
Proseguiremo la nostra attività politica – avvisano – ponendo le nostre proposte, non solo all’interno degli organi del Partito, come fino ad oggi abbiamo fatto chiedendo a più riprese confronti sui temi da noi sollevati, ritenendoli cruciali per Foligno e per l’Umbria, ma anche visto l’atteggiamento di chiusura nel partito, in tutte le forme e nei luoghi dove siamo presenti.