La 53enne di Gubbio è accusata di circonvenzione di incapace, avrebbe convinto il parroco a farsi fare tre bonifici per 58 mila euro
Avrebbe approfittato della fiducia del suo anziano parroco per ripulire letteralmente il conto corrente di quest’ultimo. Una perpetua eugubina di 53 anni è stata infatti rinviata a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace.
Stando proprio all’accusa la donna, che secondo la Procura di Perugia si sarebbe approfittata della demenza senile del religioso (diagnosticata già nel 2019 da un medico specialista), avrebbe convinto il 93enne ha farsi fare tre bonifici scaglionati nel tempo (uno dei quali da ben 46 mila euro) sul suo conto, per un totale di 58 mila euro spariti in appena 4 mesi.
Ad accorgersi degli strani quanto onerosi ammanchi è stata una parente del sacerdote, che nel 2018 era stata nominata sua amministratrice di sostegno. La familiare, costituitasi parte civile con l’avvocato Fabio Antonioli, avrebbe poi denunciato anche l’esistenza di una polizza assicurativa sulla vita di 60 mila euro, con la perpetua risultante unica beneficiaria.
A fine novembre ha avuto luogo la prima udienza preliminare, con la 53enne difesa dall’avvocato Giovanni Vispi. La prossima udienza è fissata per il 30 ottobre 2022.