Ci sono tre storie, divise in tre atti unici di Israel Horovitz, al centro di “3 famiglie”, lo spettacolo della stagione di prosa folignate in programma oggi – alle 21 – all’Auditorium San Domenico. Affetti e amori complicati, conflitti inevitabili e paradossali, incomprensioni generazionali, segreti, bugie, paure, atti crudeli o curiosi, sogni e aspettative sono gli ingredienti che legano le tre sezioni narrative. L’adattamento dell’opera di Horovitz – compiuta dal regista e design Andrea Paciotto – la musica originale di Julia Kent, oltre al video di Luca Valentino Paluello, concorrono ad aumentare lo spessore artistico espresso sul palcoscenico dagli attori. Il sipario si apre con l’atto “Sei come sei” dove i vari membri di una famiglia si incontrano segretamente in una camera d’albergo per attività investigative riguardanti una loro stretta parente. C’è da scoprire il responsabile delle violenze esercitate su una madre divorziata, recentemente impegnata in una nova relazione. La seconda rappresentazione, dal titolo “Il voto di Orange”, racconta di accadimenti familiari (con tanto di colpo di scena finale) intrecciati alle elezioni presidenziali svoltesi ad Orange in Francia nel 2002. Di tutt’altra atmosfera è l’ultima opera “Uomo nella neve” dove una magica e rarefatta aurora boreale contiene la storia di un intenso dramma esistenziale. Il protagonista, perso nella più alta montagna dell’Alaska, cerca di percepire la presenza di suo figlio morto due anni prima.