Il successo di pubblico ed il generale apprezzamento dei visitatori spinge il Comune di Todi a prorogare il progetto espositivo George Tatge a Todi, costituito dalle due mostre “Enigmi – Paesaggi senza tempo” e “Gli occhi della città – Ritratti di ieri e oggi”. Un successo decretato dai tanti visitatori richiamati dalla notorietà del celebre fotografo, che nella cittadina umbra da decenni lavora e risiede per lunghi periodi.
Ma anche dalla cittadinanza, direttamente coinvolta, spesso come oggetto degli straordinari ritratti di Tatge. La chiusura, inizialmente provista per il 9 gennaio, è stata quindi prorogata al 23 gennaio 2022.
“L’Amministrazione Comunale è molto soddisfatta della riuscita delle Mostre di George Tatge”, commenta l’assessore Claudio Ranchicchio. “Enigmi, nella magnifica cornice della Sala delle Pietre, ha saputo attrarre decine di appassionati che hanno potuto ammirare le straordinarie foto di paesaggi della carriera del fotografo Italo-americano. Invece gli Occhi della Città ha stupito per la varietà e l’originalità delle foto di entrambe le sezioni (bianco e nero e a colori) con tanti volti noti che narrano la storia della Città”.
“Una sorta di dichiarazione d’amore alla città e ai suoi abitanti attraverso il ritratto fotografico”: così la curatrice Giovanna Calvenzi presenta l’esposizione “Gli occhi della città – Ritratti di ieri e oggi”, negli affascinanti spazi del Palazzo del Vignola. In mostra ci sono circa 140 immagini, la metà delle quali, in bianco e nero, realizzate dalla metà degli anni Settanta: “visioni posate, incontri casuali, momenti corali di vita cittadina, un’attenzione esplicita ai volti dei suoi concittadini ma anche ai luoghi”, puntualizza la curatrice. A queste si affianca un altro nucleo, con scatti realizzati dal 2020 questa volta a colori, “per sottolineare il tempo trascorso”, come chiarisce Tatge. “La maggior parte delle persone che vedrete sono amici, artigiani, agricoltori e professionisti conosciuti per caso e frequentati negli anni”.
È invece lo storico contenitore della Sala delle Pietre ad ospitare la mostra “Enigmi – Paesaggi senza tempo”, curata da Walter Guadagnini e Carlo Sisi. 31 immagini che ampliano lo sguardo dell’artista, “per il quale il paesaggio rurale e urbano è sempre stato un tema di primaria importanza”, si legge nella presentazione, “un tema che Tatge, nell’arco dei suoi cinquant’anni di carriera, ha trasformato nella ricerca di un paesaggio interiore”. Dalle antiche costruzioni romane ai moderni condomini periferici, dalle chiese rinascimentali alle fabbriche dismesse, foto realizzate con una Deardorff, la leggendaria macchina a soffietto che produce negativi di grande formato, in tutta Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia.
George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, incominciò a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferì in Italia nel 1973, lavorando prima a Roma come giornalista e quindi a Todi, dove ha scelto di vivere per dodici anni, scrivendo per Art Forum e altri, e portando avanti le sue ricerche fotografiche.
La sua prima mostra in Italia è stata alla Galleria Il Diaframma di Milano nel 1973. Il primo libro, Perugia terra vecchia terra nuova, uscì nel 1981. Da allora ha presentato mostre in America ed in Europa e le sue opere fanno parte di collezioni tra cui quella del Metropolitan Museum di New York, del George Eastman House di Rochester, del Houston Museum of Fine Arts, del Centre Canadien d’ArchItecture a Montreal, del Helmut Gernsheim Collection a Mannheim e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Dal 1986 a 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze.
La sua mostra personale “Presenze-Paesaggi italiani” aprì a Villa Bardini di Firenze nel 2008 e ha viaggiato in altre cinque città. Nel 2010 è stato assegnato il Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia. Era tra i 35 fotografi stranieri scelti per la mostra sull’Italia a Palazzo della Ragione di Milano nel 2015, intitolata “Henri Cartier-Bresson e gli altri”. La sua mostra Italia metafisica, ha aperto a Firenze nel 2015 prima di girare l’Italia.
Il catalogo, edito da Contrasto, ha vinto un premio IPA della Lucie Foundation di N.Y. nel 2015 e il Premio Ernest Hemingway 2016 di Lignano Sabbiadoro. Nel 2019 ha avuto due grandi mostre personali, Luci di Livorno al Museo della Città di Livorno e Il Colore del Caso, a Palazzo Fabroni di Pistoia dal 29 novembre al 15 marzo 2020, le sue prime mostre di immagini a colori.
George Tatge a Todi
9 ottobre 2021 – 23 gennaio 2022
Sala delle Pietre
“Enigmi – Paesaggi senza tempo”
A cura di Walter Guadagnini e Carlo Sisi
Palazzo del Vignola
“Gli occhi della città – Ritratti di ieri e oggi”
A cura di Giovanna Calvenzi
Orari:
Dal 10 ottobre al 1 novembre da mercoledì a domenica
10,00-12,30/15,30-18,30. Dal 2 novembre al 23 gennaio dal venerdì
alla domenica 10,00-12,30/15,00-18,00
Catalogo: Editrice D’ARTE,
Todi
Info: www.comune.todi.pg.it