E’ già attiva la nuova applicazione digitale che permette, in caso di richiesta di soccorso, di individuare con precisione il luogo dove dovrà essere prestato l’intervento da parte del personale sanitario del 118 regionale. Oltre alla geolocalizzazione, il nuovo dispositivo consentirà, di conseguenza, di inviare sul posto il mezzo di soccorso più vicino e soprattutto il più adatto. La nuova App si chiama ‘Help Gps 118 Umbria Soccorso’ e, come detto, è già scaricabile dagli stores di Android (Google Play) e fra poco tempo anche da quelli di Apple (itunes). Venerdì 3 Giugno nella sala Rita Levi-Montalcini della sede della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia è stata è stata presentata con interventi dell’assessore regionale alla sanità Antonio Bartolini e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Emilio Duca. Del responsabile del servizio informatico Ing. Piero Rosi e del responsabile del servizio infermieristico della Centrale 118 Gianpaolo Doricchi. L’Umbria è la seconda regione, dopo la Lombardia, ad utilizzare un dispositivo di così importante utilità nella emergenza.
“Richiedendo il soccorso utilizzando la App – ha spiegato l’Ing. Rosi – si attiva in automatico la chiamata telefonica alla centrale operativa del 118 e di conseguenza l’invio dei dati geolocalizzanti agli operatori. Si tratta di un servizio particolarmente utile specialmente nelle zone extraurbane e in ambienti impervi perché consente di individuare esattamente la posizione di chi richiede aiuto”.
Il direttore generale del Santa Maria della Misericordia Emilio Duca ha sottolineato che il servizio “non esclude la possibilità di effettuare la chiamata al 118 mediante la modalità tradizionale e quindi non è sostitutivo della metodologia tradizionale ma è alternativo e per l’utente rappresenta pertanto un’opportunità aggiuntiva”. Sempre durante la presentazione della nuova App è stato ricordato che sono attive da tempo altre applicazioni che l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha realizzato come le App ‘Ospedale di Perugia’, ‘Nessun Dolore’ e ‘Info Ospedale’.
Quello dell’applicazione riferita al 118 è quindi un ulteriore tassello di un percorso di innovazione che per l’assessore Bartolini “è motivo di soddisfazione perché la digitalizzazione della sanità è uno dei primi obiettivi che stiamo portando avanti”. Su questo tema l’assessore ha inoltre annunciato che l’obbiettivo finale è quello di arrivare al “fascicolo sanitario digitale”, nell’ottica di innovare la modalità di comunicazione tra la struttura sanitaria e il cittadino utente. L’assessore Bartolini ha voluto anche sottolineare la necessità di operare in materia di alfabetizzazione perché, ha affermato, “investendo sul digitale in sanità si tiene conto che l’utenza numericamente più importante è quella degli over 65, che non ha una sufficiente praticità nello utilizzo di queste nuove tecnologie”.
A differenza di altre comuni applicazioni quella presentata oggi necessita, dopo aver scaricato la App nel proprio dispositivo, di una registrazione dell’utente “per scoraggiare un uso improprio” come ha poi sottolineato ancora Rosi. La presentazione della nuova applicazione, riferita alla centrale operativa unica del 118, è stata anche l’occasione, per il direttore generale Duca, per presentare alcuni numeri “su un sistema delicato di emergenza-urgenza particolarmente presidiato con 32 postazioni mobili del 118”. Inoltre, sono 45 le ambulanze (17 con medico a bordo, 21 con infermiere, 7 con solo l’autista). Invece sono state 62.350 le uscite totali nel corso del 2015 con i 2/3 riferite ai codici di maggiore complessità e gravità come il Rosso (10.793) e il Giallo (30.340). Per il Verde sono state 21.154 le uscite mentre 63 quelle per il Bianco. Gli interventi con l’eliambulanza sono stati 32, sempre nel 2015, di cui 16 di soccorso primario (da territorio ad ospedale) e 16 di soccorso secondario (da ospedale a ospedale).
“Aver riorganizzato la centrale operativa e averla fatta unica – ha sostenuto il dg Duca – è stata la scelta più giusta : la conferma arriva dai numeri che ci confortano , il paziente non viene più portato nell’ospedale dove risiede, ma in quello dove è più opportuno trasportarlo per le necessarie attività assistenziali”. In riferimento alle patologie “tempo dipendenti”, per il codice Rosso cardiologico (919 casi) sono stati “centralizzati” il 95% dei pazienti, per il codice Rosso neurologico (403 casi di ictus) l’87% e per il codice Rosso da trauma (279 casi) il 97%.
Il responsabile del servizio infermieristico Gianpaolo Doricchi ha voluto sottolineare l’importanza della precisa individuazione del cittadino che effettua la chiamata tramite la nuova App per l’intervento dell’elisoccorso: “All’operatore della centrale del 118 viene offerta una opportunità impensabile fino a qualche anno fa, quella di disporre l’intervento con i mezzi di soccorso più appropriati rispetto ai luoghi e di fornire agli operatori le coordinate migliori per compiere il salvataggio in tempi più brevi”.