È stata prolungata fino al 31 agosto la mostra personale di Natino Chirico “Cinema, luce e movimento nell’arte” allestita a Villa Fidelia di Spello.
Un’esposizione di 82 opere disposte su due piani nelle suggestive sale della villa, riaperta al pubblico, dopo i lavori di restauro, proprio con la mostra dell’artista calabrese, che ha già fatto registrare un’affluenza raddoppiata rispetto agli standard a cui si era abituati negli anni in cui era visitabile solo il giardino della dimora storica, adibito a location di concerti e allestimenti. “Un consenso di pubblico che ha sorpreso tutti – ha spiegato Chirico -. Ci sono tantissimi turisti che vengono non solo dall’Umbria, ma anche da città come Roma e Milano, oltre a molti stranieri”.
Dinamismo dell’immagine e colore, in un omaggio alla settima arte e ad alcuni suoi grandi protagonisti del Novecento, sono gli elementi distintivi delle opere in gran parte quadri a olio su tela o su tavola, ma anche sculture con sagome a dimensione reale, opere concettuali e installazioni che coniugano pittura e scultura. Charlie Chaplin con il suo Charlot e Federico Fellini sono i principali soggetti della mostra reinterpretati attraverso la luce, il colore e l’effetto di movimento in una chiave assolutamente personale e sperimentale.
“È al cinema, ancora una volta – ha spiegato Emidio De Albentiis, curatore della mostra -, che va l’attenzione di Natino Chirico, e in particolare a due veri giganti della settima arte, forse i protagonisti, per certi versi opposti anche se convergenti, non solo di questa mostra, ma di tutta la ricerca artistica di Natino Chirico: Charlot e Federico Fellini, due figure apparentemente antitetiche, ma facce di una stessa medaglia. Se il primo incarna un desiderio di riscatto, di liberazione dall’oppressione che sconfina direttamente nell’impegno politico-sociale conservando, però, sempre una vena malinconica, in Fellini c’è sempre una consapevolezza della difficoltà di vivere che si risolve nella liberazione dall’angoscia attraverso il sogno”. Ma non solo questi due grandi miti del cinema, perché tra i soggetti della mostra di Chirico ci sono anche Pier Paolo Pasolini, Sofia Loren, Totò e Anna Magnani.
“Mi ha molto incuriosito capire perché – ha specificato Natino Chirico – molti registi di cinema hanno tratto dall’arte e dalla pittura intere scenografie e, allora, ho provato a fare un’operazione all’inverso. Questo lavoro ha significato per me un momento di confronto con me stesso e di verifica che mi è servito a darmi delle risposte che, devo dire, sono state positive. Con il mio lavoro cerco di dimostrare quello che sono, ovvero il risultato di una vita di dinamicità e di sofferenza interiore, che fa parte della ricerca che ogni artista deve fare verso i mezzi e i contenuti, cercando di migliorarsi quotidianamente. Quest’ultima esperienza mi ha dato grosse soddisfazioni”.
A sostenere come main sponsor l’evento, che ha il patrocinio della Provincia di Perugia e del Comune di Spello, Astra, azienda cosmetica umbra che opera a livello nazionale e che da sempre pone particolare attenzione al rapporto tra il trucco e la moda, il colore, l’arte e il cinema.
“Come Provincia – ha spiegato Marco Vinicio Guasticchi, presidente dell’ente – abbiamo voluto mettere a disposizione un gioiello architettonico, appena ristrutturato, che sorge in un pungo strategico e affascinante a metà strada tra Foligno e Perugia e vicina ad Assisi. Con questo evento si inaugura la nuova ‘vita’ di Villa Fidelia e una nuova stagione culturale promossa dalla Provincia di Perugia. Sono molto contento di ospitare Natino Chirico, grande personaggio la cui arte è insieme popolare, perché può essere apprezzata oltre che dagli esperti di settore da un più vasto pubblico, e geniale perché è un autore che si sfida e si mette alla prova continuamente, alla ricerca di tecniche sempre nuove e mai banali”.