Una verifica “tecnica” dei conti e dei bilanci regionali, a cominciare dalla sanità, per capire effettivamente su quali risorse, soprattutto nell’immediato, potrà contare la nuova amministrazione regionale. Una “operazione verità”, l’ha definita la neo governatrice Stefania Proietti, nella sua prima conferenza stampa dopo la proclamazione. Verifica che riguarderà anche altre voci di bilancio, compresi i fondi comunitari.
Ha appena ricevuto dalla presidente uscente Donatella Tesei “le chiavi” di Palazzo Donini. Un passaggio di consegne privato, una modifica al protocollo. Poi il saluto simbolico ai dipendenti negli uffici di Palazzo Donini.
Quindi l’incontro con i rappresentanti dei partiti e delle liste del Patto Avanti che hanno eletto consiglieri (presenti in prima fila) che Proietti ha voluto a fianco a sé nella sua prima conferenza stampa.
In cui ha parlato di alcune parole chiave che guideranno questo avvio della sua azione amministrativa. “Cambiamento radicale”, il primo concetto. Quel “cambiamento radicale” chiesto dagli elettori. E che ci sarà, conferma Proietti, pur nella ricerca di coinvolgimento delle opposizioni.
Un “cambiamento radicale” promesso non solo sul piano politico, ma anche su quello amministrativo. E che coinvolgerà anche gli uffici (che saranno rimodulati sulla base dell’assetto della Giunta imposto nei numeri dalle normative), il sistema sanitario, la “galassia delle partecipate”. Strutture nelle quali la qualità richiesta sarà innanzi tutto “la competenza”.
L’altra parola chiave è “velocità”. “Dobbiamo essere veloci e chiediamo velocità alla struttura”, la promessa di Proietti. Che guarda ai “prossimi sei mesi” piuttosto che ai 100 giorni.
Anche perché, appunto, la neo governatrice prima vuole capire ciò che ha realmente ereditato. A partire dalla sanità. Chiedendo una verificare tecnica dei conti (anche con il coinvolgimento di un soggetto esterno che certifichi i risultati) e dello stato delle liste d’attesa. Sulle quali la maggioranza di centrosinistra è convinta di poter raggiungere risultati importanti già ottimizzando la struttura esistente.
Anche se Proietti ha già intenzione di esprimere insoddisfazione al ministro Giorgetti per il riparto del fondo sanitario “che non basterà”.
Le altre lettere ai ministri, che Proietti ha già sul tavolo pronte per essere spedite, riguardano altri ambiti nei quali l’Umbria chiede attenzione. Al ministro Musumeci, per parlare di dissesto idrogeologico e del dossier Trasimeno (“comunità nella quale l’aspetto ambientale non può essere scisso da quello sociale”). i ministri dei dicasteri economici Urso e Pichetto Fratin, per prospettare soluzioni per la vicenda Ast. Chiedendo nell’immediato una deroga sulle emissioni di Co2 per poi arrivare ad un intervento strutturale che leghi la produzione idroelettrica dell’area ternana a tutto il polo siderurgico.
Nella lettera al ministro Salvini Proietti ha già inserito il tema delle risorse. Senza entrare nello specifico dei dossier, alcuni dei quali vedono il Governo di centrodestra e la Regione Umbria di centrosinistra su posizioni molto diverse. Ma senza entrare sul tema Frecciarossa e Alte velocità, Proietti anticipa che chiederà che non venga ridimensionato l’esistente, a cominciare dai treni regionali, anche in vista del Giubileo.
Quanto al Nodo, risponde: “Intanto le rampe, le uniche finanziate. Per capire insieme ai tecnici a che punto siamo”.
E un incontro la neo governatrice umbra lo ha chiesto anche alla premier Giorgia Meloni “per ricentralizzare la centralità dell’Umbria”.
Intanto in settimana Proietti riceverà a Palazzo Donini il commissario alla ricostruzione Castelli. Per fare il punto sul lavoro che resta da fare nelle zone umbre colpite dal sisma”.
Proietti saluta il sindaco di Spoleto Sisti, presidente dell’Auri che ha appena votato a maggioranza lo stop al termovalorizzatore. “Un procedimento abbastanza avanzato – chiarisce – per il quale dovremo capire a che punto è arrivato”. Ma ai sindaci di centrodestra che temono l’ampliamento delle discariche ricorda che quella scelta fu votata nel 2022 quando la Regione e la stessa Auri erano a guida centrodestra.
E riferita ai sindaci, tutti, che – ribadisce – saranno i suoi interlocutori diretti, chiarisce: “Non avrei trovato nessun Comune che mi avrebbe applaudito per la scelta di ospitare l’inceneritore”.
Intanto, il primo dossier della governatrice Stefania Proietti è interno, quello relativo alla nomina degli assessori. E all’adeguamento, di conseguenza, della macchina, nella quale “ci saranno avvicendamenti”. Quanto al varo della Giunta, tre sono gli elementi: la “velocità”, appunto; il fatto che Proietti abbia voluto accanto a sé i rappresentanti delle liste che hanno eletto consiglieri (e qualcuno tra loro è già pronto per la carica di assessore); il ruolo che sarà affidato ai tecnici, anche attraverso una rimodulazione degli assessorati.
(a seguire servizio completo)