Le eccellenze agroalimentari dell’Umbria, olio vino e prodotti tipici di qualità, sono un “biglietto da visita” della regione e dei suoi territori, dietro il quale sta uno sforzo decennale, in termini economici organizzativi e di ricerca, dei produttori, che deve essere sempre più fatto conoscere ai mercati e ai consumatori attraverso attività mirate d’informazione e di promozione. È questo il senso del bando sulla misura “133” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, che, attraverso due bandi distinti, uno per le grandi manifestazioni, l’altro per interventi sul mercato nazionale e comunitario, stanzia complessivamente 2 milioni 800 mila euro a consorzi ed associazioni di produttori per attività di informazione sui prodotti biologici e sistemi di “tracciabilità”, “dop” “igp”, “stg”, dirette ai soggetti economici, ma anche a scuole e famiglie, e attività di promozione come la partecipazione a fiere ed eventi, interventi sui mezzi di comunicazione e pubblicitari, messa a punto di indagini di mercato.
La misura è stata presentata stamani in una conferenza-stampa, svoltasi a Perugia presso la sede dell’assessorato regionale all’agricoltura, dall’assessore Fernanda Cecchini, che ne ha sottolineato l’importanza, soprattutto in tempi di crisi, per promuovere prodotti che – ha detto – “rappresentano l’eccellenza dell’agricoltura umbra, la sua storia, la sua modernità ed anche il suo tratto identitario e di coesione sociale, che hanno bisogno di essere conosciuti e diffusi non soltanto presso i cittadini umbri, ma nelle ‘vetrine’ dei grandi mercati nazionali e comunitari”. Il bando per le manifestazioni di grande rilevanza prevede, nel 2013, interventi per il “Vinitaly” (500 mila euro) e il “Sol” (100 mila euro) di Verona, il “Vinexpò” di Bordeaux, la “ProWein” di Düsseldorf e l’“Anuga” di Colonia (300 mila euro: per questi tre ultimi eventi il tetto di spesa per singola manifestazione è fissato a 100 mila euro), per un totale di 900 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli interventi sul mercato nazionale e comunitario, le risorse disponibili (per un totale di 1 milione 900 mila euro) sono assegnate al vino di qualità (un milione di euro), all’olio (500 mila euro), al “biologico” ed altre tipicità (400 mila euro), per aiuti pari al 70 per cento (che scende al 50 per cento per le azioni pubblicitarie) della spesa ammissibile, che varia da un minimo di cinquantamila euro ad un limite massimo di seicentomila. La domanda di aiuto potrà essere trasmessa per via telematica dal 3 ottobre 2012 (data di pubblicazione del bando nel “Bollettino Ufficiale” della Regione) fino al 20 dicembre.
“Il cibo è una componente fondamentale nella vita delle persone – ha ricordato Fernanda Cecchini – e sapere come è fatto il buon cibo, sapere come e dove trovarlo è essenziale per la qualità della vita e per la salute. In questi anni il vino umbro ha raggiunto alti livelli di qualità, così come l’olio e gli altri prodotti di eccellenza: attraverso questi strumenti, andiamo avanti verso l’obiettivo di una loro migliore conoscenza e diffusione sui mercati”.