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Progetto sull'Etica legale, ad Assisi una nuova lezione per studenti promossa dal Kiwanis Club

Giuliano Mignini, Sostituto Procuratore della Repubblica Generale di Perugia, ha tenuto, presso l’Auditorium della scuola media del Convitto Nazionale di Assisi, la programmata lezione speciale sul tema “Etica legale: perché si fanno le leggi e perché bisogna rispettarle”.
La prof.ssa Annalisa Boni, Rettore del Convitto, ha fatto gli onori di casa all'inizio dell'incontro salutando e ringraziando l’illustre relatore e gli organizzatori, accolti dagli studenti con un calorosissimo applauso.

Il cav. rag. Vittorio Pulcinelli, presidente del Kiwanis Club Assisi “Pax et Libertas”, ha rivolto i suoi cordiali saluti e ringraziamenti al Rettore Boni, al dr. Mignini, agli insegnanti e agli studenti, e ha presentato il Kiwanis, mentre l’avv. Ezio Onori, dopo aver portato i saluti dell’avv. Massimiliano Romagnoli, v. presidente del KC Assisi “Pax et Libertas” e responsabile del progetto, ha parlato del service mondiale del Kiwanis Internazionale, “The Eliminate” per l’eliminazione globale del tetano materno neonatale, una malattia che toglie la vita a un neonato ogni 9 minuti.

La parola è passata quindi al dr. Mignini che, dopo aver premesso che i fenomeni più complessi della vita umana, come le origini e lo sviluppo dei principi etici e delle norme di comportamento, sono il risultato di innumerevoli individui e delle loro azioni e interazioni spontanee nel corso del tempo, ha spiegato come gli elementi fondamentali del sistema giuridico dei Romani, origine di tutti i sistemi giuridici europei, derivino dagli antichi mores maiorum, i precetti normativi accettati da tutta la comunità.

Da queste norme consuetudinarie derivano le leggi scritte, i cui principi, che ancora oggi ispirano i nostri ordinamenti giuridici, sono: 1. Vivere onestamente, 2. Non danneggiare gli altri, 3. Dare a ciascuno il suo.

Il dr. Mignini ha accennando alla riflessione filosofica dei Greci intorno alle norme, ha parlato del sistema romano-germanico di civil law continentale (ordinamento fondato sulle leggi) e di quello anglosassone o anglo-normanno di common law, basato sull’ esperienza e sulle sentenze precedenti, esistente nelle isole britanniche e in Nord America. Ha fatto riferimento all’influenza del cristianesimo, col suo modello etico, e a quella esercitata dal diritto canonico, e ha ricordato il giurista romano Domizio Ulpiano, per il quale “la giustizia è l'arte della bontà e dell'equità”.
L'uomo per sua natura è portato a dare libero sfogo ai suoi egoismi e alle sue pulsioni appropriative, anche attraverso comportamenti aggressivi e predatori. Perciò solo attraverso una civile organizzazione sociale, educativa e quindi statale l'uomo può rendersi, nel divenire, buono. Nasce così la necessità di stabilire il principio di legalità (tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo la legge) e quindi la necessità di formulare leggi.
La società ha bisogno della garanzia dello Stato per vivere pacificamente. Da qui la necessità di condividere il concetto di legalità come accettazione di regole e di norme. In caso di mancato rispetto delle leggi, per far valere le proprie ragioni, si ricorre alla giustizia.
Lo stato garantisce il diritto di accesso alla giustizia, in virtù del quale ci si può rivolgere a un tribunale per chiedere che siano rispettati i propri diritti o per reclamare la riparazione di un danno subito.
Il dr. Mignini, dopo aver illustrato il percorso giudiziario, segnato da istruttorie, da compiere per arrivare al processo, ha spiegato la differenza fra processo civile e penale e i diversi gradi di giudizio.
Egli ha poi fatto cenno alla riservatezza come obbligo di condotta, permeante dei magistrati del pubblico ministero e come a volte i giornalisti, bravi e in perfetta buona fede ma non specialisti, raccontino ciascuno a modo loro, i fatti processuali.

Moltissime le domande fatte dagli studenti e anche da qualche insegnante, alle quali il dr. Mignini ha risposto puntualmente ed esaurientemente ampliando ed arricchendo così la propria lezione speciale.
Gli è stato chiesto, tra l’altro, che cos’è il tribunale per i minori e se le pene da esso inflitte sono uguali a quelle degli altri tribunali; se i minori vanno in carcere dopo che sono stati cacciati dalle scuole di recupero; se è reato dire parolacce o bestemmiare nei luoghi pubblici; perché non ci sono abbastanza leggi relative alla violenza sulle donne; perché l’uomo della strada non ha fiducia nella giustizia; perché tanta gente non rispetta le regole e non ha paura delle conseguenze; da cosa dipendono i tempi lunghi della giustizia; cosa si può fare per avvicinare i giovani alla legalità; come si può reagire quando si viene insultati su Facebook; se viene punito il consumo di droghe; perché gli spacciatori arrestati vengono subito liberati; perché i figli delle famiglie agiate hanno trattamenti diversi da quelli delle famiglie povere, ecc. Gli argomenti di alcuni interrogativi sono stati sviluppati anche in forme dialogiche partecipate e molto suggestive. L’evento rientra nel progetto educativo “Lezioni di legalità” del Kiwanis Club Assisi “Pax et Libertas” rivolto alle scuole medie di Assisi.
Il Kiwanis Club Assisi “Pax et Libertas” fa parte del Kiwanis Internazionale, la più grande organizzazione mondiale che si occupa della protezione dei minori, il cui motto è “Serving the children of the world” ossia “Al servizio dei bambini del mondo”.
Un plauso agli studenti, ammirevoli per il loro comportamento e la loro attenta partecipazione, agli insegnati e alla Rettore, prof.ssa Boni, per l’accurata organizzazione, e al dr. Mignini per la sua capacità di sviluppare gli argomenti in maniera discorsiva, con un linguaggio semplice ma preciso ed appropriato.