Quanto carbonio produce un’azienda? Qual è il suo reale impatto ambientale e come si fa a migliorare le prospettive economiche di una regione verde come l’Umbria nell’ottica dell’ecosostenibilità? Se n’è discusso questa mattina presso la Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori a Perugia insieme a Cia, Confapi, Confindustria, Confcommercio, durante la presentazione del Progetto Co2, Determinazione della Carbon Footprint. Tra i presenti Marcello Archetti, Coordinatore Coordinamento Agenda 21 Locale, Lorena Pesaresi, Assessore alle Politiche energetiche e ambientali del Comune di Perugia, Francesco Asdrubali, Direttore CIRIAF, il referente CIRIAF progetto CO2 Andrea Presciutti, Andrea Palomba referente CIA UMBRIA progetto CO2, Mario Brustenga, presidente Confapi Perugia, Alessandro Castagnino, vicedirettore Confindustria Perugia, e Sergio Mercuri, presidente Confcommercio Perugia. Il programma CO2 mira a determinare, su uno studio effettuato durante tutto l’anno 2010, qual è la quantità di emissione di carbonio prodotta da un qualificato gruppo di aziende del territorio comunale di Perugia che si sono rivelate particolarmente sensibili a tale rilevazione ambientale, e successivamente a suggerire loro adeguati interventi di compensazione come l’acquisto di credito di emissione, la realizzazione di aree verdi con la piantumazione di alberi, la produzione e lo sfruttamento di energia da fonti rinnovabili. L’impronta di carbonio (Carbon Footprint, CFP) di un’attività aziendale costituisce il calcolo dell’immissione dell’azienda stessa di gas serra, tra i quali l’anidride carbonica rappresenta il principale elemento da rilevare. L’impronta di carbonio non è in realtà l’espressione dell’immissione diretta nell’atmosfera di anidride carbonica in situ, ma è il calcolo della pressione ambientale esercitata dall’attività analizzata in termini di riscaldamento globale. Il CIRIAF ha già svolto analisi per la determinazione della CFP riguardo all’area industriale di San Chiodo, nel Comune di Spoleto, e all’evento del Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Un’iniziativa fortemente voluta dalle associazioni di categoria, e promossa dal Coordinamento di Agenda 21 Locale del Comune di Perugia e dal CIRIAF (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici). Le aziende associate, tra le quali anche la Sangallo Hotel e la Liomatic, hanno fornito le informazioni essenziali per la determinazione dell’impronta di carbonio. Tra gli indici considerati, il consumo annuale di energia elettrica e di combustibili per riscaldamento e per la climatizzazione o per lo sviluppo di processi; i mezzi di trasporto dei propri addetti e distanze di percorrenza; la distanza di approvvigionamenti delle materie lavorate o commercializzate. Il CIRIAF e i suoi ricercatori hanno così potuto effettuare i propri sopralluoghi, per la compilazione di alcune schede informative. CIRIAF e le Associazioni di categoria assicurano la riservatezza assoluta sui dati messi a disposizione e che nessun costo è gravato sulle aziende esaminate. I dati emersi per ciò che riguarda l’impronta di carbonio saranno riportati e discussi con le rispettive aziende coinvolte e le Associazioni di categoria e, infine, presentati durante l’incontro pubblico dal titolo Forum A21, che si svolgerà tra i mesi di febbraio e marzo 2012.
AleChi
Video di Nicola Palumbo