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Progetto “Blue Box”, incontri della Polizia di Stato con le secondarie superiori

Ieri, 19 dicembre, ha preso il via la serie di incontri organizzati presso gli Istituti di Istruzione secondaria superiore nell’ambito del progetto denominato “Blue Box” con il quale la Polizia di Stato ha deciso di rilanciare una serie di attività volte a contrastare tutte le forme di disagio giovanile.

Bullismo, droga, autolesionismo e violenze di varia natura sono al centro dell’attività progettuale avviata dalla Direzione Centrale Anticrimine in collaborazione con la Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Enrico Aragona, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Terni, su disposizione del Questore Antonino Messineo, ha iniziato il percorso di formazione incontrando 9 sezioni delle seconde classi del Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” di via Primo Maggio per un totale di circa 200 studenti.

  I ragazzi sono stati condotti per mano all’interno del mondo della devianza giovanile in tutte le sue dimensioni e manifestazioni. E’ stata quindi presentata la “Blue Box” quale punto di incontro tra uno stato di malessere, un fenomeno di autolesionismo, un atto di bullismo, uno stato di abbandono (reale o percepito), un contesto familiare degradato, un disagio relazionale e l’istituzione Polizia di Stato, nelle sue varie componenti specialistiche in grado di analizzare la situazione emergente e individuare tutti quegli strumenti idonei a mettere in campo le giuste contromisure. Obiettivo è quello di raccogliere ogni utile testimonianza per diffondere quegli anticorpi ai germi del disagio giovanile in qualsiasi forma essi si manifestino.

Particolare attenzione è stata dedicata alla disamina del c.d. “membri del gruppo dei pari” che a differenza della famiglia, della scuola e dei mass media non si basa su un rapporto gerarchico tra chi trasmette e chi riceve elementi della socializzazione, ma si fonda proprio sull’abolizione delle differenze di posizione sociale all’interno del gruppo. Nel corso degli incontri che si sono succeduti si è quindi analizzata l’architettura del sistema sicurezza, approfondendo il significato del concetto di sicurezza reale, percepita e partecipata, dando nel contempo ampio risalto all’importanza dell’autodifesa psicologica quale momento sostanziale della valorizzazione del sé.

L’incontro si è chiuso con la disamina del concetto di prevenzione, ovvero l’adozione di tutte le misure, azioni, comportamenti e insegnamenti utili a ridurre il rischio di essere coinvolti in situazioni di devianza e quindi di potenziale pericolo.

Gli incontri proseguiranno giovedì mattina presso l’Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo” e venerdì mattina presso il Liceo Statale “F. Angeloni” entrambi di via Cesare Battisti. Subito dopo le vacanze natalizie il progetto approderà anche presso il Liceo Scientifico “Renato Donatelli” di via della Vittoria. Un sentito ringraziamento va ai Dirigenti Scolastici i quali, attraverso i Professori individuati quali Referenti per la Sicurezza, hanno sposato appieno l’ipotesi progettuale coinvolgendo nel percorso studenti e classe docente.

Le “Blue Box” verranno posizionate a partire da gennaio all’interno degli Istituti che hanno aderito per consentire agli studenti di testimoniare, in forma anche anonima, le loro esperienza dirette o indirette di devianza giovanile. Il materiale raccolto sarà oggetto di uno specifico approfondimento da parte di un team specialistico della Polizia di Stato che riporterà in classe i risultati ottenuti individuando percorsi di affiancamento rispetto alle problematiche sollevate.

Foto di repertorio