Tredici ordini professionali coinvolti per un totale di circa 20mila professionisti: sono quelli che compongono la Consulta regionale delle professioni sanitarie e socio-sanitarie.
Ad istituirla ufficialmente è stata la deliberazione di Giunta regionale n. 1329 del 22 dicembre 2021. La Consulta sarà un organismo di confronto e/o consultazione in materia sanitaria e di integrazione socio-sanitaria, senza scopi di lucro, di partito o di sindacato.
A comunicarlo con soddisfazione sono i presidenti degli ordini Verena De Angelis (Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Perugia), Giuseppe Donzelli (Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Terni), Sandro Bianchini (Veterinari di Perugia), Danilo Serva (Veterinari di Terni), Nicola Volpi (Infermieri di Perugia), Emanuela Ruffinelli (Infermieri di Terni), Nazzareno Cruciani (Ostetriche di Perugia), Maria Antonietta Bianco (Ostetriche di Terni), Filiberto Orlacchio (Farmacisti di Perugia), Andrea Carducci (Farmacisti di Terni), David Lazzari (Psicologi di Perugia e Terni), Federico Pompei (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Perugia e Terni) e Stefania Papa, consigliera delegata Regione Umbria e Toscana Ordine Nazionale Biologi.
“Si tratta – affermano – di un traguardo storico e fondamentale, fortemente voluto da tutti i presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie della nostra regione, che è risultato della condivisione unanime degli obiettivi e delle finalità̀ da parte di tutte le istituzioni politiche, che si sono unite per un significativo obiettivo comune. L’istituzione della Consulta permetterà alle nostre istituzioni regionali di avere un organismo a proprio supporto, che sia composto dai rappresentanti degli oltre 20.000 professionisti sanitari quotidianamente al servizio del nostro sistema sanitario”.
“L’obiettivo ultimo della Consulta – concludono i presidenti – è la garanzia di un contributo tecnico ad ausilio delle scelte della Regione in ambito sanitario, tale da assicurare ai cittadini una qualità del servizio uniforme sul territorio regionale. Ciò sarà possibile grazie all’integrazione e alla virtuosa interdipendenza delle differenti figure e delle rispettive competenze distintive, valorizzando il ruolo ed il valore dei professionisti della nostra sanità, ma con il fine ultimo di tutelare la Salute dei nostri concittadini”.