Ancora troppi professori no vax. E giovani umbri che, pur volendosi vaccinare contro il Covid, non possono ancora farlo. E’ allarme per le scuole umbre, dopo le indicazioni del generale Figliuolo che spinge sulle Regioni perché possano consentire un rientro in classe in sicurezza a settembre.
La Regione e le autorità sanitarie umbre assicurano che per settembre il livello di immunizzazione della popolazione sarà adeguato. Ma intanto, per le scuole in particolare, si punta a una campagna informativa che faccia comprendere l’importanza del vaccino a chi finora ha scelto di non farsi somministrare il farmaco anti Covid.
Secondo la simulazione fatta dal Sole 24 ore, a ritmo di 7.853 vaccinazioni tenuto nell’ultima settimana, l’Umbria dovrebbe raggiungere l’immunità di gregge intorno al 19 settembre, in linea con le previsioni nazionali.
Attualmente su una platea di circa 28.500 operatori scolastici coloro che sono stati immunizzati con due dosi ammontano a circa il 69% (19.456 secondo i dati aggiornati dalla Regione alle ore 8 di domenica 11 luglio). Con le prime dosi di arriva a sfiorare il 75% (21.298). Una situazione che pone l’Umbria al di sotto della media nazionale.
Ma oltre al vaccino, nelle scuole si rischia di assistere a quanto avvenuto lo scorso anno. Con proclami, anche a livello nazionale, sulle misure di sicurezza adottate, salvo poi ritrovarsi in autunno impreparati alla Dad. Un metodo di insegnamento “tampone” al quale presumibilmente si dovrà ricorrere anche nel corso del prossimo anno scolastico, almeno per singoli istituti o classi, in caso di contagi.
Dopo un anno e mezzo di lezioni in Dad, in molte scuole (specialmente in quei plessi situati nei centri storici) ancora c’è difficoltà di connessione e altre problematiche tecniche che non sono state risolte.
L’Umbria è poi ultima per le vaccinazioni della fascia più giovane tra coloro che possono essere vaccinati, cioè dai 12 ai 19 anni. La platea degli studenti, appunto. Circa 63 mila ragazzi. Di questi ne sono stati vaccinati 5.800 (il 2,9% risultano immunizzati con le due dosi). Si tratta di conviventi con persone fragili, che quindi hanno potuto anticipare rispetto alla fascia di età in quanto caregiver.
La scelta di anticipare le seconde dosi per le persone più adulte contro i rischi della variante Delta ha fatto slittare l’avvio delle vaccinazioni per gli under 29. Che partiranno da agosto, o forse da fine luglio se si riuscirà a fare prima con le seconde dosi.
I circa 16 mila umbri giovanissimi che hanno aderito, attraverso l’adesione al portale della Regione, sono dunque in attesa dell’sms da parte del sistema sanitario regionale. E intanto stanno partendo per le vacanze, senza il vaccino.
L’Umbria, per non rischiare i vaccini con vettore virale (AstraZeneca e J&J) sui più giovani, sin da aprile si è attenuta alle disposizioni ministeriali, somministrando solo dosi Pfizer e Moderna agli under 60. Ed evitando gli Open Day, poi abbandonati anche da altre regioni dopo il decesso della studentessa in Liguria che assumeva altri farmaci.
Umbria sotto la media nazionale (anche se in questo caso di pochissimo) rispetto alle vaccinazioni del personale socio-sanitario. Quello sottoposto all’obbligo di vaccinazione, pena il trasferimento fuori dai reparti o la sospensione temporanea dal lavoro.
Anche a seguito dell’obbligo, in questo caso i livelli delle vaccinazioni sono molto più alti rispetto a quelli registrati nelle scuole. Hanno ricevuto la prima dose 30.158 operatori socio-sanitari (circa il 97,6% del totale). Sono oltre 27 mila gli immunizzati.
L’Umbria è tra le regioni italiane che ha messo in sicurezza con il vaccino la maggior percentuale di persone anziane a rischio Covid. Primi posti per 60enni e 70enni, gradino più alto per 80enni e ultra 90enni. Una strategia per proteggere le persone più fragili, che d’altra parte ha però fatto slittare le vaccinazioni dei più giovani.
Risulta immunizzato attualmente il 42% degli umbri. Sono 325.172 coloro che hanno ricevuto la doppia dose o quella del vaccino monodose J&J. Il 69% degli umbri (531.962) ha ricevuto almeno una dose di vaccino.