Processo Open Arms, Salvini assolto: "Il fatto non sussiste" - Tuttoggi.info

Processo Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”

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Processo Open Arms, Salvini assolto: “Il fatto non sussiste”

Ven, 20/12/2024 - 20:03

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(Adnkronos) - Matteo Salvini è stato assolto nel processo Open Arms "perché il fatto non sussiste". E' la sentenza emessa oggi 20 dicembre 2024 dai giudici a Palermo al termine del processo di primo grado. 

Il Tribunale di Palermo, dopo otto ore di camera di Consiglio, ha assolto il ministro dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. 

Subito dopo la lettura del dispositivo è scattato in aula un lungo applauso all'indirizzo di Salvini da parte degli amici e dei deputati che sono arrivati per assistere alla sentenza. In aula anche la fidanzata di Salvini, Francesca Verdini, che ha abbracciato a lungo il compagno. 

A Roma, in aula alla Camera, alla ripresa dei lavori sulla manovra 2025, è scattato un lungo e fragoroso applauso per l'assoluzione del leader della Lega. 

 

Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per i fatti accaduti nel 2019: da ministro dell'Interno aveva negato lo sbarco per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla ong spagnola Open Arms. L'accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere. 

(Adnkronos) –
Matteo Salvini è stato assolto nel processo Open Arms “perché il fatto non sussiste”. E’ la sentenza emessa oggi 20 dicembre 2024 dai giudici a Palermo al termine del processo di primo grado. 

Il Tribunale di Palermo, dopo otto ore di camera di Consiglio, ha assolto il ministro dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. 

Subito dopo la lettura del dispositivo è scattato in aula un lungo applauso all’indirizzo di Salvini da parte degli amici e dei deputati che sono arrivati per assistere alla sentenza. In aula anche la fidanzata di Salvini, Francesca Verdini, che ha abbracciato a lungo il compagno. 

A Roma, in aula alla Camera, alla ripresa dei lavori sulla manovra 2025, è scattato un lungo e fragoroso applauso per l’assoluzione del leader della Lega. 

 

Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per i fatti accaduti nel 2019: da ministro dell’Interno aveva negato lo sbarco per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla ong spagnola Open Arms. L’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere. 

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