Bisognerà aspettare il 2019 per entrare nel vivo del processo relativo al buco di bilancio del Comune di Spoleto, che vede sul banco degli imputati 2 ex dirigenti dell’ente e 3 funzionari. Si tratta dell’ex direttore generale (ora dirigente della Regione Umbria) Angelo Cerquiglini, difeso dagli avvocati Calzoni e Libori, della dirigente comunale ora in pensione Antonella Quondam Girolamo (difesa dall’avvocato Minci) e dei dipendenti comunali Amedeo Santini (avvocato Tascini), Brunella Brunelli (avvocato Brunelli) e Francesco Duranti (attualmente in pensione, avvocato Finocchi). I cinque sono accusati a vario titolo di aver falsato i documenti contabili dell’ente, in particolare in materia di recupero di Ici e Tarsu; il reato ipotizzato è di falsità di pubblico ufficiale in atto pubblico. Il Comune di Spoleto si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Tizi.
Mercoledì davanti al giudice Luca Cercola (che ha preso il posto della dottoressa Delia Anibaldi appena trasferita a Perugia) sono state rinnovate le richieste istruttorie, con l’ammissione dei testimoni. Alcuni erano stati già convocati, ma l’unico presente non è stato comunque ascoltato perché il sostituto procuratore Vincenzo Ferrigno ha cambiato l’ordine di escussione.
Si tornerà quindi in aula il 16 gennaio, quando in aula comparirà il consulente della Procura, il professor Alessandro Montrone. Ad assistere all’udienza sono stati ammessi anche i consulenti nominati dalla difesa per smontare le tesi accusatorie. Sempre nella stessa data è prevista l’escussione di altri testimoni. Tra questi l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni che, insieme ad altri che allora erano come lui consiglieri comunali di opposizione, nel 2013, fece esplodere il caso del buco di bilancio, portando alla luce alcuni documenti che sarebbero stati falsati. Ma anche il segretario comunale Mario Ruggieri ed il dirigente Vincenzo Russo (ora al Comune di Gubbio) che si occupò del riaccertamento dei residui.
Il giudice ha calendarizzato anche altre due date: il 26 giugno 2019, per ascoltare i revisori dei conti del Comune all’epoca delle contestazioni, ed il 17 luglio per altri testimoni dell’accusa.