A quanto pare a Città di Castello c’è una questione che più di altre sembrerebbe stare a cuore a tanti: i patrocini. A poco più di un mese di distanza dalla polemica nata dal “sostegno” del Comune tifernate ad un workshop sulla “guarigione quantica”, è nato infatti un altro accesso confronto a distanza tra Pd e Fratelli d’Italia, sempre a causa di un conferimento di patrocinio da parte dell’Ente tifernate all’iniziativa “Processo al ‘68”, che si terrà venerdì 15 giugno alla Sala degli Specchi, organizzata da “Gioventù Nazionale Umbra” (movimento legato a Fd’I) e “Alleanza Cattolica”.
Il segretario del Pd tifernate Mauro Mariangeli, che già aveva espresso dubbi sul patrocinio alla presentazione del libro di Mario Giordano (avvenuta il mese scorso nella medesima sede), si è detto “sbigottito da questa concessione. Alleanza cattolica, risulta essere una organizzazione tradizionalista associata alla destra anche di quella più estrema”.
Mariangeli, che fa notare come dietro l’evento ci siano anche i capigruppo di Fd’I e Lega in Consiglio comunale, rispettivamente Andrea Lignani Marchesani e Valerio Mancini, i cui numeri di telefono appaiono nella locandina, aggiunge: “In Italia, Alleanza Cattolica non poteva che trovare alleati nella Lega e nei circoli legati all’europarlamentare Borghezio, un passato in Ordine Nuovo e un presente di razzismo e di xenofobia, discriminazione e persecuzione nei confronti dei più deboli e disagiati. Leghisti e cattolici tradizionalisti non disdegnano di marciare con gruppi fascisti e nazisti ad essi legati dalla difesa della cristianità“.
Tali iniziative, promosse da Fd’I, Lega e AC, niente hanno a che spartire con il nostro governo di Centrosinistra, ma soprattutto con la nostra tradizione antifascista
Per il segretario, dunque, “sarebbe stato sufficiente autorizzare la manifestazione e magari concedere anche la sala, ma non il patrocinio, che significa ‘condivisione’“. Detto questo Mariangeli ha addirittura auspicato un ripensamento alla concessione di tale patrocinio, “perché di condivisibile, in questa iniziativa, non troviamo nulla”.
Immediata e forte la risposta di Lignani Marchesani: “Il Pd è alla frutta, pensi ad amministrare la città. Scagliarsi contro un’iniziativa legittima e democratica denota intolleranza, nervosismo e un’isteria che fa dubitare sulle possibilità di poter gestire con raziocinio la Comunità tifernate“.
Il capogruppo di Fd’I ha puntualizzato che lui stesso, Mancini ed il consigliere provinciale Enea Paladino, pur ricoprendo cariche istituzionali, “hanno voluto dare un contributo organizzativo ed espletato le pratiche per il patrocinio, che bene ha fatto l’Amministrazione comunale a concedere. Il PD dovrebbe invece ricordare come alcune volte, esercitando in maniera distorta il potere concessogli dai cittadini, abbia utilizzato le sale del Circolo in iniziative esclusivamente di Partito violando una tradizione secolare dell’Accademia degli Illuminati di cui mi pregio essere socio. Intollerante, razzista e antidemocratico è evidentemente chi ha detto simili scemenze”.