Anche un bimbo, un adolescente o persino un neonato può soffrire di importanti deficit di udito, dovuti sia a problemi di natura congenita, sia alle conseguenze di traumi, infezioni e patologie di diversa natura.
In ogni caso, quando i problemi di udito e l’ipoacusia dell’infanzia non possono essere corretti con la chirurgia, diventa necessario ricorrere ad un apparecchio acustico specifico. Si tratta di una soluzione molto efficace e per niente invasiva, che permette anche a un soggetto molto giovane di trarre beneficio e di sviluppare correttamente il linguaggio e l’apprendimento della parola e dei suoni.
Spesso si è portati a pensare che gli apparecchi per l’udito siano ad uso esclusivo degli adulti, o comunque destinati a risolvere prevalentemente problemi dovuti all’età avanzata. Al contrario, se il vostro bambino ha problemi di udito sappiate che esistono apparecchi acustici invisibili che non comportano alcun fastidio al piccolo e che grazie alla loro discrezione offrono la possibilità di condurre una vita del tutto normale, senza disagi.
I migliori apparecchi acustici progettati e studiati per le esigenze dei bambini possono essere indossati anche a lungo e risolvono con successo le ipoacusie leggere e moderate, con discrezione e comfort.
Grazie a un apparecchio invisibile, bambini e ragazzi possono vivere normalmente senza preoccuparsi: le piccole dimensioni del dispositivo sono studiate perché non si possa notare all’esterno, senza peraltro rinunciare all’alta qualità dell’ascolto e dei suoni.
La tecnologia sofisticata con
cui vengono progettati e realizzati gli apparecchi acustici moderni permette infatti
a chi li indossa di acquisire suoni
perfetti, sia quando provenienti dall’esterno che per quanto riguarda la
propria voce, sebbene le dimensioni del dispositivo siano minime.
I casi di deficit uditivo nei neonati e nei bambini non sono per niente rari, anzi, si può dire che sia un problema piuttosto diffuso e che provochi conseguenze non irrilevanti nello sviluppo intellettuale e sociale del piccolo, se trascurato.
I bimbi affetti da deficit uditivi non sono in grado di abbinare i suoni alle immagini e soffrono di conseguenza di serie difficoltà cognitive. Ovviamente, poiché prima dei 18-24 mesi i bambini non iniziano ad utilizzare le parole, può essere difficile riconoscere un deficit uditivo prima di questa età.
È importante, nel caso in cui
un bimbo manifesti atteggiamenti poco reattivi nei confronti di suoni, voci o
musica, Audibel consiglia di contattare
subito il pediatra di fiducia, che eventualmente proporrà una visita
specialistica e un test specifico.
L’ipoacusia infantile può avere diverse cause: quando riguarda i neonati spesso si tratta di un problema congenito ereditato dai genitori, in altri casi il deficit si sviluppa durante la gravidanza, a causa di patologie della mamma o ancora in seguito a complicazioni verificatesi nel corso del parto.
Se il deficit uditivo si presenta nella primissima o prima infanzia, il motivo può essere anche un’infezione batterica o virale dovuta ad una patologia cronica o acuta. Negli adolescenti, invece, non è raro che l’ipoacusia sia provocata dall’abitudine di ascoltare musica da cuffie e auricolari ad un volume troppo elevato, o di frequentare locali con un alto livello di rumore.
Qualunque sia la causa, è importante per un bimbo o per un giovane che manifesti un problema uditivo ricorrere all’uso di un apparecchio acustico il più presto possibile. Per i neonati e per i bimbi della prima e primissima infanzia, sarà poi necessario sostituire l’apparecchio acustico nel corso del tempo adeguandolo alla crescita.