Curiosare nei menu reali e in quelli dei presidenti della Repubblica e addirittura scoprire le preferenza gastronomiche dei Papi: è il cuore dell mostra dell'Accademia Italiana della Cucina intitolata ‘Un secolo di menù italiani' dopo aver visitato Bruxelles, Nuova Delhi, Calcutta e Stoccolma ha toccato sabato scorso Foligno, per raccontare attraverso l'analisi dell'evoluzione dei menu ufficiali un secolo di storia della cucina italiana. Per realizzare questo lavoro l'AIC ha scelto come filo conduttore oltre 250 menu storici ed artistici riprodotti anche su grandi pannelli che raccontano visivamente i grandi banchetti della storia. Presenti i menu dei Savoia e dei Presidenti della Repubblica, fino a quelli scelti dai Papi nei viaggi e quelli preferiti da personaggi illustri come Gabriele D'Annunzio, Guglielmo Marconi, Giacomo Puccini o Valentino. In mostra anche il menu con il quale la città di Torino nel 1848 festeggiò la concessione dello Statuto Albertino. Da non dimenticare i menu dei grandi alberghi, dei Transatlantici italiani e dell'Alitalia anche con una parte dedicata ai menu dei “Magnifici del Presidente”: i migliori ristoranti segnalati ogni anno dall'Accademia Italiana della Cucina. Oltre alla mostra dei menu storici gli ospiti della delegazione folignate dell'accademia della cucina hanno potuto scoprire ‘I colori del gusto', mostra itinerante con 30 pannelli espositivi sulla cultura gastronomica partenopea raccontata attraverso una rassegna di dipinti da Pompei al primo Novecento. Un'esposizione interessante e curiosa che ha rivelato come prima dell'avvento dei “maccheroni” i napoletani fossero grandi mangiatori di verdure e il pesce trionfasse sulle tavole anche grazie ai 200 giorni di digiuno indicati dalla chiesa cattolica. Preda ambita e piatto succulento per i partenopei era qualsiasi animale provvisto di penne, incluse civette e gabbiani. Dopo la visita alla mostra, il cui allestimento è stato curato dalle accademiche Sara Vagaggini e Luisa Mattonelli, è seguita fra gli accademici una partecipatissima conviviale nel chiostro di san Giacomo, per scoprire e degustare i sapori creati dallo chef stellato Gaetano Trovato, anima del ristorante ‘Arnolfo' di Colle Val d'Elsa.
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