Il bilancio di questa undicesima edizione del Festival I Primi d'Italia, che tra poche ore chiuderà i battenti, in attesa dei numeri definitivi, si prospetta quanto più positivo e soprattutto sostanzioso per numeri di degustazioni e quantità di pasta cucinata. “Il Festival di quest'anno ha colpito tutti – è il commento di Roberto Prosperi, presidente di Epta-Confcommercio – sia i visitatori, che hanno risposto con entusiasmo al di là di ogni più rosea previsione partecipando a migliaia durante tutti e quattro i giorni della manifestazione, sia noi di Epta, che cerchiamo in ogni edizione di migliorare la formula e soprattutto l'esito dei Primi d'Italia: oggi possiamo dire che siamo riusciti in questo intento”. Ed i segni del successo della manifestazione sono stati tangibili: da giovedì a domenica, le strade del centro storico di Foligno brulicavano di persone che indossavano con divertimento i bavagli gadget dei quest'anno; tante le buste colme di pacchi di pasta artigianale e di prodotti tipici regionali acquistati nei mercati; affollatissimo Largo Carducci, sia per le esibizioni culinarie pomeridiane – tenute tra gli altri da Andy Luotto e Anna Moroni – sia per gli spettacoli serali di musica e cabaret; esaurite le prenotazioni per i corsi di cucina tenuti dai grandi chef. Ma soprattutto, apprezzatissimi e sempre in continuo movimento i 16 Villaggi del gusto, che hanno lavorato a pieno regime per preparare tanti gustosi primi piatti, dai risi alle paste, dalla polenta agli gnocchi, fino ai prodotti tradizionali delle 7 regioni presenti al Festival. Un bagno di folla proveniente da tutto il centro Italia, a conferma del gradimento per l'unico Festival a carattere nazionale interamente dedicato all'alimentazione ed al mondo dei primi piatti, arricchito di tanti eventi collaterali: convegni, mostre, esposizione del formato di pasta più grande del mondo (A' Caccavella), della prima pasta trafilata in oro, e di vestiti e sculture di pasta.
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