Aggiornamento Risveglio del popolo dem, in Umbria come nel resto d’Italia, dove un milione e mezzo di elettori si sono recati alle primarie per eleggere il segretario del Pd. Incoronando, con un’ampia maggioranza, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Un risultato, quello dell’affluenza, al di sopra delle aspettative degli stessi tre candidati (gli altri sono Martina e Giachetti, quest’ultimo in ticket con l’umbra Ascani). E gli umbri non sono stati da meno. Già alle 17 è stata superata la soglia dei 20mila votanti, quelli che a dicembre si erano recati ai gazebo per scegliere il segretario regionale. Un limite che sembrava invalicabile, anche in considerazione del fatto che al voto nei circoli un mese fa si erano recati solo 4 iscritti su 10.
In attesa dei dati definitivi, gli umbri che si sono recati alle primarie nazionali del Pd secondo le stime del partito sono oltre 23mila, cioè più del “peso” degli umbri, a livello demografico, rispetto al totale nazionale.
Anche nei 217 gazebo allestiti in Umbria si sono dovute preparare schede in più vista l’affluenza ed il voto, in alcuni seggi, si è protratto oltre le 20.
I big del Partito democratico in Umbria provano a mobilitare elettori e simpatizzanti per portarli ai gazebo da cui oggi si sceglierà il segretario nazionale. I 20mila voti raccolti a dicembre nella sfida che ha incoronato Gianpiero Bocci segretario nazionale sono un bel macigno: in pochi pensano che quel numero verrà anche solo sfiorato. L’asticella della soddisfazione, dunque, è fissata a quel 12.500 delle precedenti consultazioni “di popolo”. Del resto, dal voto dei circoli, un mese fa, non è arrivato un buon segnale: solo in 4mila dei circa 10mila iscritti umbri al partito hanno votato per scegliere la terza che si contenderà oggi la guida nazionale.
Tra questi, in ticket con Giachetti, c’è anche l’umbra Anna Ascani, la cui fulminea ascesa nell’era renziana ha però alienato praticamente tutte le simpatie dei colleghi di partito che contano. La loro lista, “Sempreavanti”, ha nel segretario dem di Todi, Andrea Vannini, il coordinatore regionale della mozione.
A fianco di Nicola Zingaretti (“Piazza grande con Nicola Zingaretti” il nome della lista), ci sono il vice presidente della Giunta regionale e renziano deluso Fabio Paparelli, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti, Andrea Pensi, che con Verini aveva provato a sbarrare la strada a Bocci, l’ex sindaco di Spoleto Daniele Benedetti. E poi, a Perugia, l’attivissimo Tommaso Bori e l’ex senatrice Valeria Cardinali, in cerca di vendetta per il gran rifiuto di un anno fa.
I big del partito in Umbria sono tutti con Maurizio Martina. Talmente in tanti da dividersi in due a Perugia. Alessia Dorillo, da sempre vicina all’ex segretario, è capolista di “Fianco a fianco. Martina segretario”, che conta anche sulla spinta di Giacomo Leonelli. In lista anche gli assessori Luca Barberini e Fernanda Cecchini. “Umbria per Martina” schiera invece Marco Vinicio Guasticchi e Carla Casciari. Con il tifo di Catiuscia Marini.
Anche il segretario regionale Gianpiero Bocci gradirebbe una vittoria di Martina (per il quale ha speso parole di elogio all’incontro di Ponte San Giovanni) ma in questa campagna elettorale è stato fedele al suo ruolo super partes.
In tutto, nelle liste ci sono 56 candidati umbri, in cerca di uno dei 17 posti per l’Assemblea nazionale.
In Umbria sono stati allestiti 217 gazebo, con 158 urne aperte in provincia di Perugia e 59 nel Ternano. I seggi, aperti questa mattina alle 8, accoglieranno elettori fino alle 20. Si vota esibendo un documento, la tessera elettorale (salvo i minori che hanno più di 16 anni e gli italiani all’estero che si sono registrati online) e pagando un contributo di almeno 2 euro.
Si barra il nome del candidato segretario o la lista a lui collegata e non ci sono voti di preferenza: si accede all’Assemblea nazionale sulla base dell’ordine in lista, in numero proporzionale ai voti ricevuti da ogni singola lista.