La Giunta Tesei mette le mani avanti: calma, prima c’è da vedere cosa ci hanno lasciato 50 anni di governo della sinistra. Questo in sostanza il messaggio che arriva al termine della prima seduta dell’esecutivo di Palazzo Donini.
La neo governatrice lo aveva detto sin dalla notte in cui ha appreso di essere la presidente degli umbri: c’è tanto da lavorare e proprio per questo, a parte le emergenze, le mosse vanno ponderate. Anche perché c’è da capire bene qual è la situazione, materia dopo materia.
Un concetto che al termine della seduta la presidente Tesei ha ribadito ai giornalisti, dopo averli ringraziati per l’attenzione: “Come sapete sono diverse le questioni che dobbiamo affrontare, dalla questione ricostruzione, alla sanità, dai trasporti all’organizzazione interna degli uffici regionali. Insomma abbiamo molto da lavorare“.
Volti sorridenti da primo giorno di scuola, assente il solo assessore alla Sanità Luca Coletto, impegnato a Firenze nella riunione per il Piano salute nazionale, gli altri membri della Giunta, di fronte alle domande dei giornalisti, hanno parlato di alcune delle priorità da affrontare.
A cominciare dalla sanità, con la nuova Giunta regionale che, come primo atto, ha scelto di costituirsi parte civile nel processo sulla Sanitopoli perugina.
Su tutte, quella della riorganizzazione della macchina regionale, con diversi dirigenti che, grazie a Quota 100, salutano e vanno in pensione. A cui si aggiungono i cambi nei vari organismi regionali e nelle partecipate, materia spinosa, che può scatenare gli appetiti dei partiti di centrodestra dopo cinquant’anni di opposizione. Materia che la presidente Tesei, non a caso, ha tenuto per sé.
Subito c’è da trovare il sostituto del direttore dell’Arpa, Walter Ganapini, il cui incarico è scaduto. “Della rosa di nomi e della nomina parleremo poi” ha detto il vice presidente Roberto Morroni, ricordando che questa è stata solo la prima seduta dell’esecutivo. Anche perché la decisione non verrà presa solo nel confronto all’interno di Palazzo Donini, come dimostra l’intervento del consigliere della Lega Daniele Carissimi, che rivolgendosi all’assessore Morroni chiede che la sede dell’Arpa sia spostata da Perugia a Terni. Auspicando che il nuovo direttore sappia anche garantire “l’equilibrio tra i due ambiti territoriali“.
Del resto, mai come in questo Consiglio regionale la competente ternana è stata forte. E vorrà far valere il suo peso, al di là dell’appartenenza politica. Insomma, primo avviso alla Giunta, che arriva dalle linee amiche.
predica calma anche l’assessore Fioroni: “Stiamo cercando di capire come funziona al meglio la macchina” spiega. Ed indica in una settimana il tempo necessario per capire in che direzione muoversi per mettere a punto la macchina comunale.
Nella prima seduta la Giunta ha dovuto affrontare anche la questione del Bilancio (da qui le valutazioni sul lascito della precedente amministrazione) e dei trasporti. Una grana, quest’ultima, da districare tra conti e vicende giudiziarie. E nonostante la buona notizia arrivata dall’eliminazione dell’Iva, che fa risparmiare 10 milioni l’anno, i conti non tornano: “Mancano ancora 5 milioni l’anno” ricorda l’assessore Melasecche. Che annuncia la volontà della Regione di mettere mano al dossier trasporti per garantire definitivamente la sostenibilità economica del servizio.
Tra le urgenze, la presidente Tesei ha ricordato la ricostruzione delle zone terremotate, sottolineando però che “la palla” in questo caso è in Parlamento, anche se le Regioni interessate non intendono restare inerti ad assistere, già sulla conversione in legge del nuovo decreto, sul quale sono stati proposti degli emendamenti.
Ed a proposito di terremoto, la neo governatrice ha espresso vicinanza e solidarietà alle popolazioni dell’Albania ed ha assicurato che la Regione Umbria, se richiesta di intervenire, non farà mancare il sostegno della Protezione civile regionale.