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Prima casa, attivati 324 mutui per oltre 25 milioni di euro con garanzie Gepafin-Regione

Dal 2007 ad oggi sono 324 i mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa garantiti da Gepafin attraverso le risorse messe a disposizione dalla regione dell’Umbria. Con i due milioni di euro messi a disposizione complessivamente dalla Regione dell’Umbria per alimentare il fondo di rotazione insomma si sono potuti garantire mutui per oltre 25 milioni di euro. Dopo la una vera e propria impennata di contratti che si è verificata nel 2013, anche lo scorso anno i ritmi delle domande e concessione di mutui sono stati rilevanti visto che altre 61 famiglie (contro le 93 del 2013) sono ricorse alla convenzione (ed alle agevolazioni) tra Regione, Gepafin e banche per un totale di circa 4.800.000 euro movimentati. La media degli importi richiesti sfiora gli 80.000 euro per ogni mutuo e, ad oggi, rimane una ulteriore disponibilità per assicurare garanzie fino a 9 milioni di euro. Sono questi i dati più importanti emersi dal rendiconto dell’attività dell’iniziativa “Acquisto di alloggi assistito da garanzie”, che è stato presentato questa mattina, giovedì 12 febbraio, nella sede di Gepafin a Perugia, dall’assessore regionale alle politiche della casa Stefano Vinti e dal presidente di Gepafin, Salvatore Santucci. La convenzione tra Gepafin e Giunta Regionale, dal novembre del 2012, utilizza un fondo di 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Umbria, su proposta dell’assessore Vinti, attraverso dodici Istituti bancari che hanno aderito all’iniziativa. Grazie alla convenzione con Gepafin vengono, quindi, garantiti tassi di interesse ridotti sui mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa, finanziati con un Fondo di rotazione. Attraverso il ‘moltiplicatore’ concordato con gli istituti bancari, il finanziamento regionale consente di fornire garanzie per oltre quaranta milioni di investimenti abitativi. “La formula della convenzione con Gepafin, sottolinea l’assessore Vinti, garantisce anche un ulteriore risparmio, quantificabile in circa diecimila euro a famiglia, per la copertura delle garanzie sui mutui. In un momento di crisi economica come l’attuale che in sostanza ha fatto crollare il mercato immobiliare, strumenti come questo hanno permesso all’economia regionale di reggere ed alle famiglie di soddisfare un bisogno assolutamente primario come quello della casa. Queste agevolazioni da un lato favoriscono gli investimenti delle famiglie e dunque aiutano l’economia della nostra regione e dall’altro lato consentono a quei cittadini che hanno un lavoro precario o a tempo determinato di poter accedere a mutui per l’acquisto della prima casa grazie alle garanzie fornite dalla Regione”.

 “C’è da sottolineare, ha continuato Vinti, che una grandissima percentuale dei mutui garantiti da Gepafin sono stati contratti da giovani aldisotto dei trenta anni e numerosi hanno aggiunto al mutuo agevolato anche le varie formule di ‘bonus casa’ previste dai bandi regionali. Questi dati ci incoraggiano a proseguire con decisione anche nel futuro, visto che la soluzione del problema abitativo resta una priorità della politica regionale. Persiste invece anche nei dati del 2014 il fortissimo divario esistente tra il numero di mutui attivati in provincia di Perugia che supera abbondantemente il novanta per cento del totale rispetto alla provincia di Terni”.

Il presidente di Gepafin Santucci ha rimarcato l’ottima collaborazione che si è instaurata con gli istituti di credito convenzionati, “che ha permesso anche di poter evadere le istruttorie della domande in tempi assolutamente rapidi” (una media aldisotto dei dieci giorni trascorre dal perfezionamento dei documenti alla delibera di concessione), e soprattutto la buona riuscita della formula che registra una percentuale di insolvenza bassissima “e questo – ha aggiunto Santucci – consente al fondo, per il meccanismo della rotazione, di avere sempre risorse disponibili per garantire nuovi mutui”. Le attuali percentuali massime, aggiuntive allo spread, oggetto della convenzione in vigore, sono fissate nel 3,30 per cento per i mutui di durata fino a 10 anni, 3,40 per cento per i mutui da 11 a 20 anni e nel 3,50 per cento per la durata superiore a venti anni. Nel caso in cui l’istituto di credito abbia tra i prodotti del proprio portafoglio la concessione di finanziamenti con cap, i tassi massimi aggiuntivi, applicabili, sono rispettivamente del 4,10, 4,20 e 4,30 per cento.
Le banche che hanno formalizzato la propria adesione sono la Banca popolare di Spoleto, Banca di credito cooperativo di Anghiari e Stia, la Banca di credito cooperativo di Spello e Bettona, la Banca di Mantignana e di Perugia, la Banca popolare di Ancona, Veneto Banca, la Cassa di risparmio di Orvieto, Unicredit Spa, Crediumbria, Banca Etica,Banca Nazionale del Lavoro e Banca Valdichiana.