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Prg Spoleto, i perché della sospensiva – “Non prive di senso rimostranze Comune su parere sismico”

Jac. Bru.

E’ prevista per il 16 aprile prossimo l’udienza pubblica in cui si discuterà nel merito della sentenza del Tar che annullava le deliberazioni di Consiglio comunale relative all’adozione e all’approvazione del Piano Regolatore Generale di Spoleto, seguita al ricorso di 5 privati cittadini – difesi dall’avvocato Giuseppe La Spina – proprietari di terreni che il Comune non aveva riconosciuto come edificabili.

Ricorso a CdS – Una sentenza dagli effetti potenzialmente devastanti per la città del Festival, che aveva indotto il Comune ad avvalersi della competenza in materia amministrativa degli avvocati Aristide Pollice e Antonio Bartolini per istruire una richiesta di sospensiva al Consiglio di Stato, concessa in prima istanza il 21 dicembre scorso (leggi qui) e confermata ieri (qui).

Compatibilità sismica – Se nella sentenza del Tar si evidenziava che il necessario studio di compatibilità sismica del territorio non avvenne prima del voto sul Prg da parte del consiglio comunale ma solo in un secondo momento – e non ad opera di un soggetto terzo quale il Genio Civile, bensì da professionisti direttamente incaricati dall’ente -; leggendo l’ordinanza emessa ieri dal Consiglio di Stato si evince invece che, “ad una sommaria deliberazione propria della fase cautelare, non paiono del tutto prive di positiva valutazione le doglianze sollevate dall’amministrazione comunale appellante, relativamente alla sussistenza sostanziale e comunque alla sanabilità del parere di tipo sismico”.

Comune può sorridere – Ma c’è di più. La decisione del Consiglio di Stato di accogliere la sospensiva è stata adottata “considerata altresì la sussistenza del pregiudizio che deriverebbe all’interesse pubblico dalla esecuzione della appellata sentenza, alla luce delle incertezze relative ai titoli edilizi rilasciati e alle conseguenze per l’amministrazione e la collettività comunale”. La motivazioni addotte, dunque, per quanto “proprie della fase cautelare”, sembrano muoversi decisamente nella direzione sperata dal Comune di Spoleto. In attesa che l’udienza del 16 aprile faccia completa luce sulla vicenda.

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