Prestito sociale d'onore, circolo Fli Spoleto segnala ritardi e disinformazione - Tuttoggi.info

Prestito sociale d'onore, circolo Fli Spoleto segnala ritardi e disinformazione

Redazione

Prestito sociale d'onore, circolo Fli Spoleto segnala ritardi e disinformazione

Mar, 29/11/2011 - 12:20

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di Circolo Fli “Falcone e Borsellino” Spoleto

Alcuni cittadini di Spoleto ci hanno segnalato ritardi e disinformazione circa l'erogazione del Prestito Sociale d'onore. Il problema nasce dal fatto che alcune delle banche cosiddette “convenzionate” con la Gepafin S.p.a. – la società finanziaria incaricata a gestire le domande e a stilare la graduatoria mensile degli aventi diritto – si sono trovate impreparate nel dover gestire questa particolare forma di prestito tanto da slittare l'avvio della pratica per l'erogazione del prestito. Prestito che ricordiamo, dato a quelle persone in grave disagio economico e che magari hanno scadenze incombenti e non prorogabili e che hanno fatto ricorso al bando proprio per poterle pagare.

Ricordiamo che il Prestito sociale d'onore prevede l'abbattimento totale degli interessi da parte dell'Istituto di credito convenzionato, un prestito che può far comodo a chiunque si trovi in difficoltà economica. Questo è possibile grazie all'articolo 7 comma 3 che prevede che la “Gepafin S.p.A, dopo aver acquisito la documentazione comprovante la concessione e le modalità di rimborso del prestito d’onore… effettua nei confronti dell’istituto medesimo il bonifico della somma corrispondente all’abbattimento degli interessi calcolati sulla base del piano di ammortamento definitivo e comunica alla Zona sociale competente l’esito della richiesta di prestito d’onore e la quota del fondo utilizzata” Fin qui tutto chiaro, la Gepafin paga alle banche gli interessi del prestito e i cittadini pagano solo la quota capitale richiesta.

Le tempistiche: il bando prevede che la “Gepafin S.p.A., entro dieci giorni dal ricevimento della domanda, trasmette agli istituti di credito convenzionati di cui all’articolo 1, comma 2, una comunicazione contenente l’indicazione dei soggetti che hanno i requisiti per accedere al prestito sociale d’onore.Gli istituti di credito convenzionati, entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione di cui al comma 4, deliberano la concessione del prestito sociale d’onore”. Questo vuol dire che tempo 25 giorni, massimo un mese dal ricevimento della domanda, il soggetto richiedente dovrebbe ottenere la concessione del prestito sociale da parte dell'istituto di credito.

Ma dalle segnalazioni a noi pervenute risulta che ad oggi siamo arrivati alla quinta e penultima graduatoria stilata dalla Gepafin e risultano ancora casi in cui non sono stati versati i prestiti alle persone che risultavano in prima graduatoria. I motivi sono tanti: alcune banche erano impreparate nella gestione di questo tipo di credito. Alcuni utenti si sono sentiti rispondere dalle banche che occorreva che la banca si dotasse di un “pacchetto” ad hoc per quel tipo di prestito a cui non erano preparate e che dopo di ciò occorreva comunque che l'utente si presentasse in banca per avviare la pratica. Insomma non basta accedere alle graduatorie e avere l'ok della Gepafin per l'erogazione del prestito: occorre farsi fare dalla banca convenzionata un pacchetto ad hoc e avviare le pratiche tramite lo sportello bancario, in questo modo i 25 giorni previsti di concessione del prestito sociale difficilmente vengono rispettati.

In certi casi addirittura non è pervenuta alcuna comunicazione da parte dell' istituto di credito all'utente finale dell'avvio della pratica: ci sono cittadini che hanno dovuto telefonare in banca per capire se la pratica era stata avviata e quindi se potevano sperare nel prestito, in quanto il bando cita testualmente che “nel caso di posizionamento in graduatoria che comporti la concessione del prestito sociale d'onore, il soggetto richiedente viene direttamente contattato dall'istituto di credito convenzionato”. Infatti alle persone che ne hanno fatto richiesta viene fatta pervenire solo una lettera della Gepafin diretta alla propria banca, e in sola conoscenza al soggetto richiedente, in cui si invita la banca ad attuare le pratiche e a rinviare compilato un allegato.

Il problema è che questi ritardi gravano sulle famiglie disagiate che magari avevano scadenze nei periodi di riferimento tra Ottobre e Dicembre: non solo, a questo si aggiunge il fatto che ogni mese può esaurirsi la quota destinata alla propria “zona sociale” di competenza, e questo comporta secondo l'art. 4 del Bando che “le domande ammesse e inserite nella graduatoria mensile, ma non finanziabili a causa dell’esaurimento della quota mensile di ripartizione del fondo della Zona sociale competente, sono inserite nella graduatoria del mese successivo”. Insomma ogni mese di ritardo dell'erogazione del proprio prestito comporta un possibile ulteriore slittamento in quanto il prestito viene scalato sulla base del fondo del mese successivo. Tra l’altro nel bando non previsto il caso in cui, per un motivo o per un altro, se si dovessero esaurire i fondi erogati che fine fanno i prestiti da erogare alle persone che per vari ritardi non hanno pi ricevuto l'erogazione del prestito. Forse sarebbe meglio specificare nel bando anche questa possibile evenienza visto che ci sono cittadini che cominciano a preoccuparsi sulle tempistiche.

Immaginate le persone disagiate che hanno richiesto il prestito d'onore: un prestito che viene erogate fra le altre cose anche per le spese di istruzione, di affitto, di formazione professionale. Ci sono spese come le tasse universitarie che ad esempio sono gi scadute ad Ottobre su cui molte famiglie magari contavano per poterci pagare l'anno accademico per i propri figli.

Per questo motivo invitiamo gli istituti di credito “in ritardo” a velocizzare l'erogazione di questi prestiti che sono fondamentali per le famiglie disagiate che contavano su quei soldi per le proprie spese, e infine invitiamo tutti i cittadini che hanno fatto richiesta del Prestito sociale d'onore a segnalare ogni disagio derivante da eventuali ritardi o disinformazioni sul prestito, oltre che a sollecitare il proprio istituto convenzionato a rispettare le tempistiche previste dal bando.

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