La notizia, ancora una volta, è di quelle destinate a sollevare un nuovo polverone e a gettare ombre su alcune figure che stanno seguendo, a vario titolo, la vicenda del fallimento delle Industrie Minerva. Sembra però certo (il condizionale è d’obbligo) che alcuni degli operai finiti in cassa integrazione e che nei giorni scorsi avevano fatto un colloquio per andare a lavoarre alla nuova Minerva Spoleto, fondata venerdì scorso dagli imprenditori Gervasi e Cassoli, abbiano all’ultimo momento fatto marcia indietro preferendo attendere l’esito del fallimento. Poco prima di firmare il contratto, a quanto è dato sapere, avrebbero preso tempo. Uno di loro rivela a TO® di aver ricevuto delle pressioni per “lasciar stare quell’opportunità di lavoro, perchè tanto a breve la vicenda della I.M. vedrà una soluzione positiva per tutti gli operai. E non sarei l’unico ad averle ricevute”.
Se la notizia dovesse trovar conferma, sarebbe di una gravità enorme.
Impossibile parlare con l’ingegner Moreno Gervasi: dalla segreteria fanno sapere che “il titolare è impegnato in una visita agli impianti da parte di una delegazione cinese”.
In effetti Gervasi è stato notato verso le 21 di stasera in Piazza della Libertà, poco prima di entrare con gli ospiti cinesi nel ristorante Apollinare.
Intanto la politica e le istituzioni sono al lavoro per il consiglio comunale aperto del prossimo 16 gennaio quando a Spoleto arriverà anche l’assessore regionale Giovannetti.
Film, Fiom e Uilm hanno ricevuto l’invito a partecipare all’iniziativa, così come le segreterie locali e quelle regionali dei sindacati confederali.