Debutto amaro per Maurizio Salari alla guida della Vus Spa: la sua nomina infatti oltre a riaccendere la 'guerra fredda' tra Foligno e Spoleto sui riequilibri politico-territoriali dell'area vasta, ha messo il Partito Democratico al centro di un fuoco incrociato che non accenna a placarsi.
I vendoliani chiedono dimissioni subito
In una nota diffusa nel primo pomeriggio Sinistra Ecologia e Libertà chiede al neo eletto numero uno di viale IV Novembre di fare un passo indietro per riaprire un dibattito che porti all'individuazione di un tecnico super partes. Secondo il capogruppo Ivano Bruschi ed il segretario cittadino Salvatore Savastano infatti si dicono “sconcertati dalle notizie che si inseguono dopo la nomina di Maurizio Salari alla carica di Presidente. Una gazzarra che scredita la politica, lasciando trasparire che la discussione intorno ai destini della Vus e dei servizi pubblici di questo territorio non si basa sul bene comune ma invece sulle lotte e gli equilibri di potere interni all’Area Vasta e al Partito Democratico. Non nascondiamo che questo crea in tutta Sinistra Ecologia e Libertà un grande disagio, soprattutto perché da molti mesi chiediamo che le scelte sui cda delle aziende pubbliche siano fatte valutando le migliori competenze e sensibilità a disposizione del territorio, senza ricevere nessuna risposta di merito. A questo punto ci sentiamo di fare un appello alla ragionevolezza di tutte le parti in causa: basta con le forzature, le ripicche e le reazioni scomposte. Non si può per una poltrona mettere a rischio i progetti comuni di un territorio così importante come quello dell’Area Vasta: è un gesto da irresponsabili e che ha il sapore di una politica vecchia e logora. Ora tutti facciano un passo indietro e si ripristinino le condizioni per una discussione seria sulla tutela delle acque, sui rifiuti, sull’energia. Riprendere un dialogo è possibile se l’obiettivo è quello di superare l’empasse e guardare avanti, cercando per la Presidenza della Vus una persona che sia ‘super partes’, con provate competenze tecniche in materia ambientale e manageriale, che rappresenti un’innovazione reale rispetto al quadro che abbiamo conosciuto fin qui e che ha mancato il raggiungimento di molti risultati attesi. In un contesto così mutato Sinistra Ecologia e Libertà sarebbe pronta a dare il suo contributo, a fare proposte e cercare mediazioni. Altrimenti tutto ciò che sta accadendo rafforzerà in noi la convinzione che nei mesi che abbiamo davanti sarà necessario costruire una forte discontinuità, per dare al territorio un futuro migliore e una classe dirigente rinnovata.
L'Udc taglia definitivamente i ponti col Pd
A prendere posizione in merito alla nomina di Maurizio Salari c'è anche la segreteria folignate dei centristi, che si affida ad un comunicato stampa nel quale parla di “atto sconsiderato e temerario teso per altro a camuffare i fallimenti del sindaco di Foligno e della sua amministrazione. Al di là delle persone, si è abbandonato il pur timido tentativo, come per esempio fu con l’elezione di Villa alla presidenza della VUS, di nominare nelle società di servizio dei tecnici dalla riconosciuta specifica professionalità. Con la nomina del nuovo presidente del VUS, in cui rispetto alla pur rispettabile professionalità prevale chiaramente il ruolo politico, si è ritornati alla più vergognosa spartizione partitica, anzi, correntizia, si usano gli incarichi per garantire gli equilibri politici nel PD. Si preferisce ancora una volta un ritorno al passato con il tentativo maldestro di recuperare una credibilità e un equilibrio politico ormai compromesso.
Mantucci: “spettacolo indecente che pagano i cittadini”
“Sula vicenda della VUS la politica locale sta offrendo un nuovo indecente spettacolo. I partiti della “coalizione” di centro-sinistra si sono scontrati per mesi sulla spartizione delle poltrone – lo dichiara il leader del centrodestra in Consiglio comunale, Daniele Mantucci -. Per oltre un anno è stato arbitrariamente rinviato il rinnovo del Cda, al fine di consentire scambi e accordi. Ed ora che, finalmente, un presidente è stato in un modo o nell’altro eletto, proseguono liti, attacchi, dimissioni. Dovrebbero tutti vergognarsi, vincitori e vinti. La Vus ha problemi enormi, di organizzazione, di produttività, di bilancio, ma nessuno li affronta. Nel preventivo dell’esercizio 2012, malgrado un ampia cancellazione di crediti dichiarati non più esigibili, cioè persi, è stato previsto un fondo rischi di quasi 12 milioni di Euro. Gli amministratori dovrebbero spiegarci perché, nonostante la recente pulizia, ci siano ancora tanti crediti in sofferenza, cioè non riscossi e di dubbia riscossione. E attendo ancora di sapere perché la stessa VUS, che così largamente rinuncia ai suoi crediti, non salda il suo debito, di quasi 5 milioni di Euro, verso il Comune di Foligno. Ma chi amministra la VUS è troppo impegnato nella spartizione delle poltrone e non ha tempo di occuparsi dei problemi reali dell’azienda e dei cittadini, che pagando le tasse la tengono in vita. Poi ci stupiamo se la gente non va più a votare!